«Ti taglio col falcetto»: a processo

Cesiomaggiore, un settantenne nei guai per le minacce rivolte alla sua vicina

CESIOMAGGIORE. «Non esci da qui: ti lego a una pianta». Parole dette da Renzo De Lazzer a una vicina sorpresa in un bosco di sua proprietà. Il 70enne feltrino è accusato di ingiurie, violenza privata e minacce.

Secondo l’accusa quel 24 ottobre di tre anni fa ha incrociato la donna e gliene ha dette di brutte: «Da qua non ti faccio più uscire, anzi adesso ti lego a una pianta, così impari la lezione». Poi ha alzato un pugno, facendo il gesto di colpirla e dicendole: «Adesso ti do un pugno che ti lascio qua per terra. Io ti taglio le gambe con il falcetto». In quest’ultimo discorso, non sono mancati gli insulti a sfondo sessuale. La violenza privata, invece, consiste nell’aver impedito alla donna di allontanarsi fino all’arrivo dei carabinieri.

L’imputato non si è presentato all’udienza presieduta dal giudice Coppari, ma è difeso dall’avvocato Larese, mentre la donna si è costituita parte civile con Fantauzzi. È stata ascoltata la moglie di De Lazzer, che sotto giuramento se l’è presa a sua volta con la vicina, colpevole d’invadere il terreno di sua proprietà, soprattutto per andare a raccogliere funghi. Secondo la donna, c’è un sentiero, ma non conduce da nessuna parte e serve soltanto al marito per trasportare la legna. Quello che lei non sopporta è di vedere gente estranea all’interno di quell’appezzamento, anche perché sotto Natale spariscono misteriosamente dei piccoli pini come se dovessero ricomparire come alberi addobbati in non si sa quali case. Se c’è qualcuno che subisce dei dispetti, ha detto, ebbene è lei: le è capitato di trovare fuori di casa funghi avvelenati o anche chiodi e «c’è bisogno di vuotare il sacco». Il giudice le ha più volte ricordato che l’imputato è il marito e non la vicina, prima di chiudere l’istruttoria dibattimentale. La discussione il 28 giugno.

Gigi Sosso

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