Tempesta su Belluno, alberi caduti e blackout

Decine le piante sradicate dal vento, auto travolte e strade interrotte Divelti i tetti di case e capannoni, una quarantina gli interventi dei pompieri

BELLUNO. Pioggia (tanta in Alpago, dove si è registrato il picco con 41 millimetri in mezz’ora), grandine, fulmini e vento. Soprattutto vento, con raffiche che hanno raggiunto punte di 96 chilometri orari nel capoluogo.

Si è lasciato dietro danni e disagi il passaggio in Val Belluna di un violento fenomeno temporalesco, che nella tarda mattinata di ieri ha investito soprattutto le zone di Belluno e Ponte nelle Alpi (ma senza risparmiare il Feltrino). Una quarantina gli interventi da parte dei vigili del fuoco, pesante il bilancio: decine di alberi sradicati, strade e ferrovia interrotte, auto distrutte proprio a seguito dello schianto di piante, tetti di abitazioni e fabbriche scoperchiati, allagamenti e blackout.

L’energia elettrica è mancata per ore nei quartieri di Fiammoi, Cavarzano, Cusighe, Safforze e Sargnano - dove il crollo di una pianta ha spezzato i cavi dell’Enel -, ma l’erogazione di corrente è saltata anche in altre zone della città, con almeno 500 utenze rimaste a lungo senza alimentazione. In via del Boscon, invece, una saetta ha fatto letteralmente esplodere il camino di un’abitazione.

Traffico in tilt. I disagi più pesanti, tuttavia, sono stati quelli al traffico, a causa delle decine di alberi sradicati dal vento e finiti in strada. Il crollo di una pianta alta quasi 15 metri di fronte all’Emisfero, che fortunatamente ha solo sfiorato i veicoli in transito, ha interrotto per quasi mezz’ora la circolazione in via Vecellio, tornata fruibile solo grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco, che dopo aver segato il tronco hanno ripulito la carreggiata. Tragedia sfiorata anche in viale Roma a Ponte nelle Alpi, dove l’auto di un giovane (rimasto miracolosamente illeso) è stata investita in pieno da un grosso albero sradicato dal vento. Piante cadute in strada anche a Orzes, Casoni, Visome e nelle frazioni pontalpine di Canevoi, Piaia e Lastreghe. Tombini saltati, pozzetti esplosi e allagamenti nelle vie Garibaldi, Travazzoi e Trois, mentre in via Feltre è finito sotto qualche centimetri di acqua il parcheggio ex Moi.

La ferrovia. Il maltempo non ha risparmiato nemmeno i treni, con la tratta Belluno-Ponte rimasta chiusa per cinque ore dopo lo schianto di diverse piante sui binari, obbligando Rfi a sospendere il servizio e i pendolari a ricorrere agli autobus del servizio sostitutivo. Danneggiato anche il passaggio a livello di Safforze, dove le forti raffiche di vento avevano divelto una delle barre mobili per regolamentare il transito dei veicoli.

Danni a case e fabbriche. Sempre a Ponte, ma in viale Dolomiti, le forti raffiche di vento hanno scoperchiato il tetto di un’abitazione privata, sparpagliando tegole e grondaie in tutto il vicinato. Stessa sorte per la copertura del capannone della Invensys in via Del Vesco, dove ad essere spazzate via sono state decine di metri quadrati del rivestimento catramato. Ingentissimi i danni alla concessionaria De Bona di via Vecellio, dove nello schianto di una grossa pianta sono rimaste pesantemente danneggiate alcune automobili in esposizione nello spiazzo esterno. Danni ingenti anche nella sede e nel bar dell’aeroporto Dell’Oro.

Temporale elettrico. Una violenta perturbazione a carattere temporalesco, caratterizzata da intensa attività elettrica e da un elevatissimo numero di fulmini scaricati al suolo. Un fenomeno meteo “anomalo” anche secondo i responsabili di Enel, che hanno messo in campo «oltre 50 tecnici e le squadre di pronto intervento per affrontare, in condizioni ambientali particolarmente difficili, l’emergenza», si legge in una nota del gestore elettrico nazionale, «causata principalmente proprio da fulminazioni o da piante cadute sulle linee elettriche». Enel ha «provveduto con le manovre di telecomando alle operazioni di contro alimentazione della clientela, attraverso linee alternative e diversi assetti della rete elettrica: in soli 20 minuti è stato rialimentato l’85 per cento della clientela, per salire progressivamente al 92 per cento nell’arco di due ore. Per ripristinare il servizio sono stati utilizzati anche 4 gruppi elettrogeni».

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