Temperature da record a Feltre raggiunti i 22,8° Solo nel ‘98 un caldo simile

Ovunque in montagna temperature superiori di 10-12° rispetto alla norma Vent’anni fa si toccarono i 21° per una decina di giorni 



Temperature da record ieri in Valbelluna. La colonnina di mercurio ha toccato i 22,8 gradi a Feltre e 21,1° a Belluno nelle ore pomeridiane, un record assoluto mai registrato negli ultimi venti anni.

«Soltanto tra il 10 e 20 febbraio 1998 le temperature avevano raggiunto quasi questi livelli», ricorda Bruno Renon dell’Arpav di Belluno. «Quell’anno le temperature massime rilevate nel capoluogo erano di 21°, mentre a Feltre si erano toccati i 20.8°. La differenza è che allora, rispetto ad ora, questo clima si era mantenuto in maniera anomala per una decina di giorni. Resta comunque il fatto che queste temperature, nella nostra provincia, sono tipiche della seconda metà di maggio, quindi di una stagione primaverile inoltrata».

In tutto il Bellunese ieri si sono registrate temperature superiori dai 10 ai 12 gradi alla media del periodo: «Un caldo eccezionale soprattutto in Valbelluna», commenta il previsore del Centro valanghe di Arabba dell’Arpav, Gianni Marigo, che spiega: «Questo è possibile anche grazie a tassi di umidità bassissimi e a un vento debole». Al mare, infatti, dove ci si potrebbe attendere un clima più mite, proprio per la presenza della brezza di mare, ieri la colonnina di mercurio segnava solo 12 gradi. Per la prima volta, in montagna è stato più caldo che al mare.

Anche nelle aree dolomitiche le temperature massime sono state piuttosto elevate. A Cortina si sono registrati 17,5°, 17,3° a Domegge e 17,7° a San Martino di Alpago, 18,9° ad Agordo, 13,6° ad Arabba. La cosa particolare è che si è registrata una notevole inversione termica mattutina, che ha fatto passare da 0,8° a 22,8° la temperatura a Feltre e da -2,8° a +10,4° a Santo Stefano di Cadore.

Anche per la giornata odierna il previsore di Arabba indica tempo soleggiato, cielo sereno, aria tersa con il raggiungimento dello zero termico a quota 3.100 metri.

Ma questo assaggio primaverile lascerà il posto da domani a una temporanea perturbazione proveniente dall’Atlantico che «non porterà freddo, ma fresco, con possibili precipitazioni locali e qualche nevicata eventualmente sopra i 1.500-1.700 metri. Anche la temperature sarà in calo, specie le massime nelle valli con lo zero termico che scenderà a quota 1.900 metri.

Questo cambio climatico rimarrà almeno fino a domenica, quando la giornata sarà piuttosto nuvolosa e i venti saranno deboli», conclude l’esperto il meteorologo Marigo. —



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