Teatro in lingua veneta, un premio alla IIB

AURONZO. La II B della scuola media di Auronzo ha ricevuto il primo premio nel concorso “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico e culturale veneto” nella sezione denominata “La lingua veneta nelle sue espressioni creative nel teatro, nella musica e nella poesia” (categoria teatro). La manifestazione, giunta alla sesta edizione, è stata promossa dalla Regione Veneto, dal Comitato Pro Loco Unpli e dal Miur ed ha visto una grande adesione, con oltre 130 scuole del Veneto e d'Istria che hanno presentato i loro lavori sul patrimonio culturale e linguistico del proprio territorio.
Gli studenti auronzani, accompagnati dal dirigente scolastico Orietta Isotton, dagli insegnanti Ilde Pais Marden Nanon e Fioravante Caiuli e da alcuni genitori, hanno ricevuto il riconoscimento a Venezia, in occasione della ricorrenza della Festa del popolo veneto, istituita per ricordare e festeggiare la nascita di Venezia.
La II B è risultata vincitrice con lo spettacolo “Agnó che no se vó dì...se core” (testo di Bruno Ferroni, insegnante di musica). Lo spettacolo è stato realizzato durante il laboratorio di animazione teatrale (in lingua ladino-auronzana) tenuto dall'attrice ed insegnante di teatro Katiuscia Bonato, con la collaborazione dell'insegnante di lettere Ilde Pais Marden Nanon. La storia è ambientata in una classe degli anni '40, dove la maestra vorrebbe che i suoi alunni parlassero sempre in lingua italiana, mentre loro spesso usano anche parole ed espressioni in ladino; e per questo motivo vengono rimproverati. Prima di realizzare lo spettacolo i ragazzi hanno fatto una ricerca su alcuni quaderni di quegli anni che sono stato trovati nell'archivio della scuola. Gli studenti a Venezia hanno presentato un estratto dello spettacolo teatrale. La recita è stata ripresentata anche a Belluno, in occasione della manifestazione "Eventi provinciali - festa del popolo veneto" , alla quale hanno preso parte tutte le scuole bellunesi che hanno partecipato al concorso.
Laura Bergamin
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