Tavolare di Cortina ora tutte le carte sono digitalizzate

Il territorio comunale ampezzano era l’ultimo in Italia fuori dalle mappe informatiche dell’Agenzia delle entrate
Di Vera Mantengoli

CORTINA. Oggi si può dire che l’Italia è finalmente unita. Mancava infatti soltanto il comune di Cortina d’Ampezzo, l’ultimo in tutto il Paese, all’appello delle cartografie che dovevano essere digitalizzate e disponibili on line sul sito dell’Agenzia della entrate. Ieri, nella sede regionale a Venezia, è stato presentato il «Progetto Cortina» e la modalità di informatizzazione dei dati del Catasto Fondiario, conclusosi ufficialmente il 3 dicembre 2012. Cortina, passata al Regno d’Italia solo dopo la Prima Guerra Mondiale, aveva un sistema molto lungo di verifica degli immobili in quanto si doveva procedere confrontando il catasto fondiario, risalente al sistema austro-ungarico, con quello della cartografia catastale. Da oggi chiunque, accedendo al sito dell’Agenzia delle entrate e inserendo il proprio nome e cognome con codice fiscale, può visionare le informazioni del territorio sulle particelle catastali.

«Ci sono voluti due anni e mezzo per realizzare l’impresa», hanno raccontato il direttore dell’Ufficio provinciale di Trieste Giuseppe Tusa, il direttore regionale del territorio del Veneto e del Trentino Alto Adige Marco Selleri e il direttore dell’Ufficio provinciale di Belluno Alberto Tracanella, «e ci siamo riusciti grazie all’aiuto di Trieste, città che aveva avuto lo stesso problema». In realtà non si sono trovate della grandi differenze, ma comunque il confronto doveva essere fatto per velocizzare il lavoro di architetti, notai, geometri, ingengneri, periti e altre professionisti che risentivano del disagio. Nel comune è vigente il «Libro Tavolare» (cod. U.A. 1811), istituito dal codice civile austriaco che rappresenta la pubblicità immobiliare, la cui gestione è affidata al Comune di Cortina (ai sensi dell’art. 138 del Regio Decreto 28 marzo 1929, n. 499). Nel Libro Tavolare c’erano documenti antichi, alcuni addirittura realizzati su pergamena, che potranno essere conservati come documenti storici a tutti gli effetti. Il progetto ha svolto le attività di acquisizione digitale dei documenti e la registrazione dei decreti tavolari e molti altri passaggi tecnici. I numeri più significativi: le particelle totali impiantate sono 17054, i fogli inseriti nell’impianto 6527, i decreti evasi (emessi dal giudice tavolare) 7491, il numero delle volture eseguite 35414.

Oggi la concordanza è stata verificata ed è possibile consultare l’anagrafe immobiliare integrata grazie a un sistema tecnologizzato all’avanguardia. Una curiosità è emersa dalla spiegazione: le leggi utilizzate per realizzare questo confronto sono del 1883, ma funzionano perfettamente. L’unica seccatura fino ad adesso era il tempo che il cittadino impiegava e il fatto che per acquistare un immobile o verificare i particolari di un edificio si apriva un iter infinito. Insomma, un passo che comunque si doveva fare se si voleva che Cortina fosse a tutti gli effetti nel sistema italiano.

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