Talloncini assicurativi falsi concessionaria nei guai
FELTRE. Concessionaria nei guai con l’assicurazione. E con essa due automobilisti feltrini per il contrassegno sul parabrezza. Falso e truffa in concorso sono i reati che la procura della Repubblica contesta a Ottavio Bellani, Paolo Carmignato e Daniele Gaio. I tre sono in tribunale difesi dagli avvocati Ghedina e Rech, mentre la compagnia di assicurazione Allianz si è costituita parte civile di fronte al giudice Coniglio e al pubblico ministero Rossi.
Quando sarà il momento, chiederà inevitabilmente un risarcimento danni adeguato, accanto alla pena ritenuta giusta. I fatti sono un po’ datati, visto che risalgono al 2013, quando era ancora obbligatorio esporre il contrassegno dell’assicurazione nella tasca solitamente alloggiata accanto al disco orario. Non lo è più, non solo per risparmiare sulla carta, ma anche per evitare fotocopie. Durante un normale controllo sulla viabilità, secondo una prima ricostruzione, la pattuglia si è accorta che qualcosa non andava nella copertura assicurativa, scoprendo in un secondo momento che si trattava di una polizza che valeva per pochi giorni, come è possibile per una concessionaria.
Sempre nell’ambito dello stesso controllo, un altro automobilista, questo in sosta, è stato trovato nelle medesime condizioni. A quel punto, le forze di polizia devono essere risalite a Bellani, che aveva tutto il diritto di stipulare contratti di questo genere, ma solo sugli autoveicoli ancora di proprietà. Non certo su quelli intestati ad altri, che circolano. Il giudice Coniglio ha raccolto le liste dei testimoni e rinviato al 28 febbraio, quando il giudice onorario Riposati farà il calendario delle udienze. Il pm Rossi deve sentirne cinque.
Gigi Sosso
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