Svuota il conto corrente dell’amica
di Marco Filippi
ALPAGO
Per venti giorni ha ritirato, indisturbatamente, contanti dal conto corrente dell’amica, alleggerendoglielo di quasi tremila euro, con dieci diversi prelievi, prima di essere scoperta.
E la sorpresa per una quarantaseienne di Farra d’Alpago , G.I. (assistita dall’avvocato Alessandro Azara - studio Arealegis), è stata grande quando ha saputo dai carabinieri che a rubarle il bancomat dalla borsetta e a svuotarle il conto era stata M.R.I., 52 anni di Pieve d’Alpago, una sua fidata amica.
L’amara scoperta risale al 14 ottobre 2010, quando la donna deve effettuare una transazione via internet e scopre il furto nell’aprire la zip del portafoglio dove tiene le tessere bancomat e postepay.
Nemmeno lei sa indicare ai carabinieri della stazione di Puos d’Alpago, quando va a denunciare il furto, la data precisa del misfatto, se non ripercorrere con la memoria le poche persone che le sono entrate in casa dal giorno dell’ultimo prelievo, il 4 settembre precedente.
Partono così le indagini dei militari dell’Arma e si scopre che il ladro ha effettuato dieci indebiti prelievi, dal 21 settembre fino all’11 ottobre successivo, ritirando la somma complessiva di 2.770 euro.
La verità è contenuta nelle immagini delle telecamere dei vari sportelli dove sono avvenuti i prelievi. Ed è un’amara verità.
Il ladro ha un nome conosciuto ed un volto amico, quello di M.R.I. (difesa dall’avvocato Erminio Mazzucco). Andando con la memoria a ritroso, ecco che G.I. ricostruisce l’accaduto.
Un mese prima, la mattina del 21 settembre, giorno tra l’altro, in cui avvengono i primi due prelievi, G.I. invita a casa l’amica, M.R.I. di Pieve d’Alpago, per aiutarla a preparare il compleanno della figlia. Ad un certo punto G.I. lascia l’amica a casa, da sola, per qualche istante in quanto deve andare a consegnare ai vicini un costume da Winnie the Pooh che serve al marito per utilizzarlo durante la festa per fare una sorpresa ai bambini.
E’ quello, secondo la testimonianza della parte offesa, l’unico momento in cui lascia la borsetta, con all’interno il portafoglio, incustodita a casa ed è proprio in quel momento che l’occasione fa dell’amica una ladra.
La vicenda ha avuto, inesorabilmente, uno strascico giudiziario che si è concluso con un patteggiamento davanti al giudice delle udienze preliminari Giorgio Cozzarini. M.R.I. ha patteggiato la pena di 10 mesi e 20 giorni di reclusione e 400 euro di multa.
Ma, soprattutto, ha risarcito G.I. con una somma pari a 3.300 euro. Una somma che, comunque, non servirà per ricucire un’amicizia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi