Svaluto Ferro: «Il fiume Piave è a rischio esondazione»

il veneziano Andrea Ferrazzi capogruppo Pd in Commissione  Ambiente e Territorio al Senato «Il Pianeta rischia di entrare  nella fase del non ritorno»

BELLUNO. «Il Capo dello Stato fa bene a insistere sulla prevenzione di cui ogni comunità deve rendersi responsabile. Bene, se potessi incontrarlo», anticipa Pierluigi Svaluto Ferro, sindaco di Perarolo, «non gli parlerei solo delle frane incombenti, che peraltro sono state messe in sicurezza, ma del disastro che ancora una volta potrebbe rischiare Longarone. Abbiamo il Piave pieno, stracarico di detriti, con l’acqua che a stento riesce a trovare una breccia. Le opere di mitigazione idraulica sono tutte saltate. E qui ci sono famiglie, con danni alle case per le esondazioni di fine ottobre, che attendono ancora una risposta, anzi una visita».

È un allarme che raccolgono anche gli ambientalisti, con Giancarlo Gazzola, di Mountain Wilderness, e Michele Boato, dell’Ecoistituto, osservando che la prevenzione sollecitata da Mattarella non vuol dire manomissione o, addirittura, sconquasso del territorio; rischi che si corrono nelle fasi dell’emergenza. «È vero, in ogni caso, che troppe volte la crisi climatica viene evocata e poi, passata l'ennesima sciagura o archiviati gli appelli degli scienziati, lo sguardo viene rivolto altrove», sottolinea il veneziano Andrea Ferrazzi, capogruppo Pd in Commissione Ambiente e Territorio al Senato . «Se non si interverrà subito il Pianeta rischia di entrare nella fase del non ritorno. Per questo occorre un impegno collettivo, oltre le diversità politiche, per assumere decisioni obbligate e coraggiose. In questa direzione va una mozione che ho presentato insieme alla collega Fedeli e a tutto il gruppo PD e che spero sia sostenuta da tutti i gruppi politici e tutti i senatori». —

F.D.M.

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