«Stop polemiche politici unitevi per la montagna»

BELLUNO. «La politica deve avere una strategia a lungo termine per il nostro territorio. È necessario che i nostri rappresentanti politici a Roma mantengano la promessa fatta, quella cioè di fare squadra per il nostro territorio. Perché finora tutto questo non si è visto. E lo devono fare insieme alla Regione Veneto: l’obiettivo è lavorare uniti per questa provincia. Altrimenti concorrenza e mancanza di risorse ci metteranno in difficoltà».
Duro l’attacco di Rudy Roffaré, segretario aggiunto della Cisl alla politica e ad alcuni politici «che in queste settimane non fanno che polemizzare su tutto. Basta polemiche, basta attacchi gli uni agli altri: qui serve lavorare insieme per il bene del Bellunese. È necessario che i nostri politici, a tutti i livelli, lascino da parte i vari colori di partito e pensino soltanto alla montagna e a come aiutarla».
Un rimprovero condiviso anche dai colleghi di Cgil e Uil su temi che in questi ultimi mesi stanno tenendo banco scaldando gli animi.
«La politica deve fare fronte comune, a partire dalla gestione del post emergenza senza lasciarsi andare a sterili polemiche sulla gestione della sanità, dove bisogna ripartire compatti entrando nel merito della questione; sulla gestione della scuola, dove a rimetterci saranno sempre le aree più alte della provincia. Basta polemiche, per una volta entriamo nel merito delle questioni».
Roffarè, con i colleghi Mauro De Carli e Guglielmo Pisana, rilancia i tavoli di confronto aperti in Provincia. «Abbiamo istituto vari tavoli per confrontarci e discutere su cosa fare. Ora è venuto il momento che la politica metta delle idee. Noi crediamo nel futuro di questa provincia».
De Carli tira in ballo il tavolo delle politiche attive, che ad oggi non ha portato grandi risultati «perché le scelte sono state lasciate in mano alle singole imprese. Eppure stanno calando i somministrati, un tempo polmone di crescita dell’occhialeria, che vanno a ingrossare le fila dei precari. Chiederò che venga riconvocato al più presto», anticipa De Carli che aggiunge: «Bisogna parlare anche della ricaduta dell’Industria 4.0. Tanti temi su cui serve un confronto serio e proficuo». —
P.D.A.
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