Spray paralizzante in macchina patteggiano la pena tre romeni

MEL. Coltello e spray paralizzante in auto. Fermati dalla polizia, nel territorio di Mel, tre romeni hanno cercato di spiegare che la lama serviva per andare a funghi e la bomboletta sarebbe stata un efficace strumento di difesa contro la selvaggina particolarmente aggressiva. Il loro difensore Simona Ianese ha preferito patteggiare otto mesi e 20 giorni ciascuno per gli imputati Danut David Vasile, Marian Taraipan Popescu e Claudiu Patrona, senza andare al dibattimento.
È andata dal pubblico ministero titolare del fascicolo per porto abusivo di arma a concordare la pena che ieri mattina è stata applicata dal giudice Coniglio, sotto gli occhi del pm d’udienza Gulli. Concesse le attenuanti generiche.
I fatti sono del 2015. I tre erano stati fermati per un controllo da una pattuglia e, secondo la ricostruzione, fin dalla consegna di patente e libretto avevano tradito un certo nervosismo, come se stessero nascondendo qualcosa all’interno dell’abitacolo. In particolare, uno di loro ha dato l’impressione di celare qualcosa di illegale ed è stato invitato a esibirlo da sotto il sedile. Sono spuntati un coltello con una lama lunga una ventina di centimetri e una bomboletta di spray urticante e paralizzante marca Nato. Un articolo di fabbricazione americana, che non è possibile portare in giro liberamente, costituendo un’arma da denunciare. La loro spiegazione da cercatori di funghi particolarmente prudenti nei confronti dei residenti nei boschi non ha convinto gli agenti, che hanno scritto una notizia di reato per porto abusivo di arma, trasmettendola alla Procura.
In quel periodo, c’erano stati diversi furti in abitazione lungo la Sinistra Piave e qualche padrone di casa era stato derubato e non se n’era nemmeno accorto, se non a distanza di ore, quando ormai i ladri erano chissà dove. La loro versione non deve aver convinto nemmeno l’avvocato Ianese, che ha scelto la via del patteggiamento della pena. Alla fine, otto mesi e 20 giorni di reclusione, con pena sospesa e la concessione delle attenuanti generiche. —
Gigi Sosso
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