Spazi in frutto, il verde è sociale

PONTE NELLE ALPI. Continua con diversi progetti l'attività di “Spazi in frutto”, l'associazione attiva dal 2011 che si occupa della rigenerazione sociale e culturale del verde pubblico della zona di Ponte nelle Alpi. Dopo l'organizzazione di diversi corsi di potatura e innesto arbusti per la popolazione, la collocazione di piante da frutto antiche (melo e pero della pedemontana bellunese), gli orti sociali e gli interventi didattici nelle scuole è partito il progetto più ampio dei giardini in frutteto, ovvero la sistemazione dei terreni in via degli Zattieri dietro il complesso del “Castello”. Questo è uno dei tanti luoghi individuati dopo il censimento del 2010 realizzato dalla comunità montana Belluno-Ponte che ha dato spunto alla nascita di “Spazi in frutto” e che nell'intento del gruppo dovrebbe diventare un importante punto di aggregazione in cui confluiranno tutte le pratiche trasmesse dalle attività di questi due anni.
«Ci tengo a precisare che il nostro obiettivo», dice la neo presidente Erica Boito, «va al di là della semplice manutenzione degli spazi verdi. In un certo senso il giardinaggio e la piantagione degli alberi è solo uno strumento che ci serve per prenderci cura di un paesaggio, non soltanto dal punto di vista ambientale ma anche sociale e culturale. Le nostre pratiche sono frutto di costante ricerca e formazione del nostro gruppo di volontariato, composto da diversi giovani locali che periodicamente partecipa a seminari e convegni nazionali sul tema della cura del paesaggio e non solo, con varie competenze poi messe a disposizione del nostro territorio grazie anche al supporto dell'amministrazione comunale. Ci piacerebbe dunque che questi interventi servano a produrre una nuova consapevolezza del bene comune generando socialità come per esempio la creazione di luoghi di aggregazione dove magari fare spettacoli teatrali. Non è escluso l'intervento anche in zone limitrofe o comunque siamo disposti a dare una mano a chiunque voglia trapiantare nel proprio comune il nostro operato». Del direttivo del sodalizio, rinnovato pochi giorni fa, fanno parte anche Valentina De Col, Erica Pison, Giuliana Mares e Silvia Lamedica. (e.d.c.)
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