Solero, Piccolotto, la neve

A San Vito l'esposizione dei due artisti del Novecento
Un quadro di Pio Solero
Un quadro di Pio Solero
San Vito si trasforma anche quest'estate, attraverso l'arte, in un polo di vivacità culturale. Si inaugura infatti domani alle scuole elementari la mostra di Solero e Piccolotto, due artisti bellunesi (sappadino il primo, lentianese il secondo) grandi artisti del Novecento ma che non hanno avuto, in vita, la fama che meritavano.  La mostra è organizzata dal Comune e dalla Bottega del quadro di Feltre: «E' la 22ª estate di collaborazione», ha spiegato l'assessore al turismo del Comune di San Vito Ludovico De Lotto. «Anche quest'anno si rinnova dunque un appuntamento fisso della nostra estate, in cui crediamo molto. In un momento di tagli, a tutti i livelli, investire sulla cultura può essere un traino per il turismo, e un modo per uscire dalla situazione di difficoltà diffusa».  L'iniziativa è inoltre sostenuta anche dal gruppo giovani imprenditori di Confindustria Belluno Dolomiti: «Mostriamo che con poche risorse, ma mirate, si possono organizzare degli eventi culturali», ha detto il presidente Jury De Col. «Certo manca l'aiuto della politica, perchè tranne il Comune di San Vito non ci sono stati altri sostegni, e per un'iniziativa che, anche a fronte dei numeri registrati lo scorso anno, dovrebbe avere un peso ben diverso». Magari di livello provinciale.  L'anno scorso, quando nello spazio espositivo delle scuole elementari fu allestita la mostra su Simonetti e Tomea, furono ben 5000 i visitatori giunti da ogni dove per ammirare le opere dei due artisti. Quest'anno la scelta è caduta su un altro binomio, quello Solero - Piccolotto, «due amici oltre che due pittori capaci di dipingere la natura in tutte le sue sfaccettature», ha sottolineato il curatore Alberto Rossi, della Bottega del quadro di Feltre. Della loro produzione si è scelto di seguire la tematica della neve, con 65 opere appartenenti a collezioni pubbliche ma soprattutto private, tra cui una trentina mai esposte prima d'ora. Il catalogo della mostra contiene però 130 dipinti (i testi sono curati da Antonella Alban).  In appendice alla mostra ci saranno anche tre opere di Cima, D'Avanzo e Pellis, tre artisti che hanno lavorato con Solero e Piccolotto ma che, al contrario di loro, sono stati ben più conosciuti e apprezzati nel corso del Novecento. «L'analisi delle loro opere permette però di capire da dove vengono i protagonisti dell'esposizione, l'evoluzione della loro arte», ha spiegato Rossi.  Pio Solero e Toni Piccolotto hanno saputo raffigurare i cangianti mutamenti di toni della neve, le sue trasparenze, le luci e le ombre, ne hanno narrato i profumi, i silenzi e i vuoti, risucchiando l'osservatore in un vortice di sensazioni che vanifica il rapporto spazio - temporale.  La mostra verrà inaugurata domani alle 18 alle scuole elementari con un intervento di Antonella Alban. Rimarrà aperta fino al 4 settembre tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30, dalle 17 alle 19.30 e dalle 21 alle 22. Per informazioni 333 2256984.

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