Solero e Piccolotto incantano a San Vito
De Lotto: «Non abbiamo organizzato chiusure per rispetto della tragedia del Pelmo»

Un’opera di Toni Piccolotto
SAN VITO.
Grande successo per la mostra di Solero e Piccolotto. Domenica scorsa si è conclusa la mostra "Bianco di neve - Pio Solero e Toni Piccolotto", allestita presso gli spazi espositivi comunali delle scuole elementari di San Vito. «E' stato deciso di non organizzare alcun evento per la chiusura», sottolinea l'assessore al Turismo Ludovico De Lotto, «visto il profondo lutto che ha sconvolto la nostra comunità la scorsa settimana. Tuttavia vogliamo fornire alcuni dati che testimoniano il grande successo di pubblico che anche quest'anno ha ottenuto la mostra, frutto della più che ventennale collaborazione tra l'amministrazione comunale di San Vito e la Bottega del Quadro di Feltre». Quest'anno i visitatori hanno superato le 4500 unità nei 30 giorni di apertura, un successo straordinario secondo per numeri solo al risultato dello scorso anno, quando a visitare la mostra Tomea - Simonetti erano arrivate a San Vito oltre 5000 persone. «La nostra amministrazione», ribadisce De Lotto, «pur nel momento di grave crisi economica che stanno attraversando le amministrazioni pubbliche per i tagli indiscriminati alla cultura e al turismo, continua a sostenere l'arte, oltre che come occasione di formazione culturale, anche come veicolo di promozione turistica e pertanto anche quest'anno abbiamo deciso di indirizzare le poche risorse disponibili ad eventi di questo tipo. Unitamente alla grande soddisfazione per il lusinghiero risultato in termini di presenze e soprattutto di qualità delle tele esposte, è doveroso ringraziare tutti coloro che hanno permesso di raggiungere questo risultato: il curatore, Alberto Rossi, il critico, Antonella Alban, il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Belluno Dolomiti, la Regione Veneto e tutti gli sponsor per il sostegno economico. Possiamo anticipare», conclude l'assessore, «che stiamo già lavorando in proiezione futura, per organizzare, la prossima estate, una mostra di straordinaria importanza, con l'intenzione di coinvolgere anche altri comuni delle Dolomiti Bellunesi».
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