Sois è preoccupata: «Tira un’aria pesante»

Problemi di convivenza tra paesani, un’auto andata a fuoco e altri dispetti: «Non se ne può più»

SOIS. Sois lancia l’Sos. Dove una volta era tutta campagna, adesso vanno a fuoco le macchine e non per improvvisi guasti all’impianto elettrico. Bene che gli vada, qualcuno se la ritrova talmente rigata da dover prenotare il carrozziere e più di qualcun altro ha problemi di convivenza con un vicino, che è stato a processo per stalking e condannato a dieci mesi dal giudice Sgubbi, pena convertita in un anno e otto mesi di libertà vigilata. Sei paesani erano andati dai carabinieri, ma solo due denunce sono state ritenute valide, finendo nel fascicolo del pubblico ministero D’Orlando.

Edda Serafini, la moglie del consigliere comunale Silvano “Orso grigio” è ancora spaventata, a un mese abbondante di distanza dal rogo, quasi sicuramente doloso, della sua Panda usata poco: «La mia vita è cambiata in quel preciso momento», sussurra la donna, «ho provato un grande spavento, che continua tuttora. Era un’auto di appena quattro anni, con meno di 30 mila chilometri, che è stata resa inservibile. È da buttare via e l’ho interpretato come un avvertimento, che è possibile ricevere in altre zone d’Italia, non certo qui da noi. Ho dei sospetti, ma ci sono le indagini dei carabinieri in corso e aspetto di avere qualche notizia positiva».

Il polso della frazione a Est del centro è ascoltabile al bar Sport. Una volta c’era Angelo dietro al bancone, mentre da qualche tempo ci lavora Roberto Dal Borgo. Che ridimensiona l’aria pesante: «Credo si tratti di episodi isolati, per il resto penso di poter dire che i miei paesani, soprattutto quelli storici, vanno d’accordo. Non ci sono grandi problemi e, personalmente, non ne ho. Qualche screzio può nascere con qualcuno che arriva da fuori, ma per il resto non c’è tanto da preoccuparsi. Ed eventualmente le responsabilità possono essere divise».

Ci può essere anche un po’ di diplomazia, del resto i residenti sono tutti potenziali clienti o per il caffè o per l’ombra. Perché ad esempio Silvano Serafini allarga le braccia sconsolato: «Mi sto ammalando, lo sento e questo per la convivenza molto difficile con il mio vicino di casa. Quello che, a suo tempo, abbiamo denunciato in massa. I cani abbaiano tutto il giorno, quando i padroni di casa non ci sono e gli incontri sono sempre molto sgradevoli. Non posso incolpare nessuno, naturalmente, ma l’ultimo episodio della macchina bruciata di mia moglie mi ha messo addosso una grande preoccupazione. Mi auguro che l’inchiesta che è stata aperta approdi a qualcosa. Nel frattempo, vado a dormire e mi sveglio con grande ansia».

I toni possono essere anche essere molto più amari di così: «Sono stufo agro dell’atmosfera di grande tensione che stiamo divendo ormai da un po’ di tempo in paese», si lamenta un passante che non declina le generalità, «non si può andare avanti così». (g.s.)

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