«Siamo tra i pochi ad assumersi il salasso»
Il presidente assicura che verranno mantenuti gli standard attuali

Luca Zaia
BELLUNO.
«Per ora non applicheremo i ticket», dichiara il governatore Luca Zaia «siamo tra le poche Regioni, forse l'unica, che ha deciso di farsi carico di questo nuovo salasso pur non avendo superticket né addizionale Irpef. L'abbiamo voluto fare, nonostante le minori entrate rispetto alla Lombardia o all'Emilia-Romagna, perché siamo certi di garantire ai veneti gli alti standard qualitativi delle nostre cure, come sempre, anche senza ticket».
Un congelamento in attesa di verificare i conti o una rinuncia definitiva?
«Mi riservo un margine di valutazione in questo senso, voglio capire bene quali sarebbero le ricadute sui contribuenti. Abbiamo chiuso i bilanci sanitari in attivo di 12,5 milioni e vogliamo continuare così. Certo, tra tagli e riduzioni delle entrate, abbiamo dovuto rinunciare complessivamente a mezzo miliardo di risorse. Ci sentiamo come un fantino costretto a correre con l'handicap».
Lei è stato ministro e il suo partito, la Lega, è una forza determinante nel Governo. Come valuta la manovra di Tremonti?
«Sarebbe facile sparare sulla Croce rossa. E' evidente che si tratta di misure drastiche e impopolari. Ma la rapidità con cui il Parlamento le ha approvate, dopo l'intervento diretto del Capo dello Stato, testimonia la gravità della crisi che ci sta attanagliando. Siamo aggrediti dalla speculazione finanziaria e occorre reagire, non ci sottraiamo alla nostra parte di responsabilità però non bastano i tagli, tanto meno indiscriminati. E' indispensabile un'iniziativa di sostegno all'economia. Senza crescita, non abbiamo futuro».
Ma qual è, davvero, la zavorra che rischia di colare il Paese a picco?
«Ce ne sono due, almeno. La giungla legislativa e burocratica che tormenta i contribuenti ed esaspera le imprese, sommergendoci di direttive E circolari. E lo spreco di denaro pubblico che prosegue, imperterrito, nel Sud. Non ne faccio una questione di bussola, perché se Napoli è soffocata dai rifiuti a Salerno la racconta differenziata compete con Treviso. Io guardo i conti. Il Mezzogiorno non produce risorse e sperpera quelle altrui. Se sprofonderemo, la colpa sarà sua».
Funzionerà la cura da cavallo del Governo?
«Lo spero, 47 miliardi sono un'enormità. Ma aldilà delle cifre, c'è un sistema che non funziona. Siamo all'anno zero dell'organizzazione statale, serve una rivoluzione che restituisca l'efficienza».
Quando ha deciso di sospendere i ticket?
«In mattinata ho esaminato la questione con l'assessore Coletto e abbiamo concordato sul da farsi. Noi siamo dalla parte dei veneti e faremo di tutto per evitare alla nostra gente altri prelievi fiscali. I tecnici stanno verificando le alternative, se sarà possibile non introdurremo alcun ticket».
E se dalla capitale arrivassero input diversi?
«Avviso ai naviganti: ognuno pensi a casa propria, non accettiamo lezioni romane». Anche il direttore generale della Usl di Belluno, Compostella, plaude alla scelta coraggiosa del presidente. «La notizia mi è arrivata in mattinata, ho subito avvertito i direttori amministrativi e sanitari della Usl».
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