Si è spento Guarnieri imprenditore illuminato
FELTRE. Si è spento ieri mattina all’età di 81 anni, Gianni Guarnieri, apprezzato imprenditore, ma anche uomo di profonda cultura, appassionato dello sport e della vita. Lascia la moglie Rossana, il figlio Enzo e due adorati nipotini. Se ne va un feltrino che ha saputo mettere insieme uno dopo l’altro, i tasselli di un successo professionale che lo ha visto coinvolto in vari settori. Da imprenditore, assieme ad alcuni soci, ha dato vita nel 1985 a Bellitalia, l’azienda con sede a Ponte nelle Alpi, che produce tutto ciò che è arredo urbano e che ogni feltrino ha visto almeno una volta in qualche grande città in Italia o all’estero. È stato un riferimento per l’intera categoria che lo volle presidente della Camera di commercio di Belluno, quando la gestione passò al sistema imprenditoriale, è stato uno dei pilastri per lo sviluppo di Lattebusche, di cui è stato membro del consiglio dal 1973 al 2001 ricoprendo dal 77 all’83 anche la carica di vicepresidente. Le sue capacità lo hanno portato anche a essere ai vertici di Confagricoltura. Storico socio del Rotary, è stato alla presidenza nell’annata 2000/ 2001.
Da ultimo, forte della sua competenza e passione per i prodotti della terra era il presidente di Coste del Feltrino, il consorzio che si è costituito a marzo dell’anno scorso riunendo sotto le proprie insegne tutti quei viticoltori che si stanno impegnando per il rilancio della produzione di vino prodotto nel Feltrino. Persona attivissima, in gioventù lo si ricorda calciatore, ma soprattutto sciatore, una passione mai abbandonata che lo coinvolse anche nel ruolo di tedoforo in occasione delle olimpiadi invernali di Cortina. Negli anni 60 si ricorda anche una parentesi politica, nelle fila del Partito liberale. Il direttore generale di Lattebusche, Antonio Bortoli, ricorda il ruolo incisivo nella cooperativa: «Era un profondo conoscitore di come si mandavano avanti le aziende. Una capacità maturata anche in altri ambiti, ma che si è rilevata molto importante anche per Lattebusche. Posso dire che Guarnieri mi ha accompagnato durante tutta la mia carriera in cooperativa. Per me è stato un maestro. Aveva capaicità di dialogo. Duro in determinati passaggi, ma sempre rispettoso degli altri. Dava confidenza alle persone di cui si fidava, ma chiedeva concretezza e risultati».
I funerali sono in programma lunedì alle 15 nella cattedrale di Feltre ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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