Sfalcio prati, nuovi macchinari per l’Um

CENTRO CADORE. Continua la “lotta” a siepi, erbacce e degrado che, specialmente in questo periodo estivo, oltre a non costituire certo il migliore biglietto da visita per il territorio,...

CENTRO CADORE. Continua la “lotta” a siepi, erbacce e degrado che, specialmente in questo periodo estivo, oltre a non costituire certo il migliore biglietto da visita per il territorio, costituiscono anche un pericolo in quanto potenziali ripari di rettili anche pericolosi. E da qualche giorno l’Unione montana del Centro Cadore ha uno strumento in più per procedere alla soluzione del problema.

«Abbiamo proceduto all’acquisto di un deforestatore telecomandato, per 36 mila euro, e di una macchina porta attrezzi multiuso, per 3.600 euro. Considerando anche l’Iva, sono 57 mila euro totali», spiega il presidente dell’Unione, Luca De Carlo, «e i mezzi vanno ad arricchire la dotazione già disponibile. In particolare, il deforestatore (40 cavalli e che consente di lavorare fino a una pendenza di 55 gradi, ndr) servirà per lo sfalcio delle scarpate, per rendere anche queste operazioni più rapide, efficienti e sicure. Proprio in occasione dell’arrivo dei macchinari, abbiamo fatto una dimostrazione di come essi potranno essere utilizzati».

Intanto è entrata ufficialmente in funzione la “macchina” messa in campo dall’Unione montana per garantire la pulizia e la manutenzione del territorio durante i mesi estivi. La spesa sostenuta è di oltre 200 mila euro.

Il programma 2016 è infatti finanziato per 126.300 euro con fondi provenienti dai canoni idrici, con un contributo stanziato dalla Regione per 13.600 euro e con un altro del Consorzio Bim Piave pari a 70 mila euro.

A occuparsi del servizio di manutenzione ambientale e di esecuzione di piccoli interventi sarà la Cooperativa sociale Cadore, per oltre 700 ore per ogni Comune dell’Unione.

A questa si aggiunge una squadra interna composta da quattro operatori, dipendenti pubblici.

«Saranno proprio questi ultimi a utilizzare il nuovo deforestarore e la macchina multiuso», aggiunge De Carlo, ricordando che all’opera ci saranno anche le 8 persone selezionate, una per ciascun Comune, nell’ambito del “servizio civile ambiente”.

Martina Reolon

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