Settimana cadorina della cultura musei aperti e gratis

Buona affluenza di visitatori nelle tante iniziative attivate in tutto il territorio della Magnifica Comunità

PIEVE DI CADORE. Buona affluenza nei musei del territorio, con la casa Tiziano tra i musei più visitati; ottima affluenza anche nei Tesori d’arte di Vigo di Cadore.

Si è conclusa ieri la seconda Settimana della Cultura Cadorina, l’evento organizzato dalla Magnifica Comunità di Cadore in collaborazione con 19 Comuni, enti e istituzioni, con lo scopo di valorizzare e rendere fruibili molti beni culturali del territorio.

«Durante la settimana - ha affermato la presidente della Fondazione Centro Studi Tiziano Cadore, Giovanna Coletti - c'è stata una notevole partecipazione da parte del pubblico che ha visitato con interesse i musei, eccezionalmente visitabili gratuitamente. La più visitata è stata la casa natale di Tiziano Vecellio che ha accolto vari gruppi di turisti, alcuni stranieri, e diverse scuole venete che hanno sviluppato le loro attività didattiche direttamente nel sito culturale. Molto visitato anche il Museo dell'Occhiale, a dimostrazione che la cultura pagherebbe ancora di più se fosse maggiormente promossa».

Anche i residenti hanno utilizzato l’apertura dei siti museali, per conoscere maggiormente il loro territorio. Per la prima volta è stata attivata anche la “Rete Museale” nata lo scorso mese di marzo, ma che in questa occasione si è dimostrata una scelta felice. Molte le novità di questa seconda edizione e tutte interessanti: dalle conferenze collegate dal filo conduttore della storia del legname, agli incontri sull’archeologia di Pieve e del Comelico – con rilevantissime novità e scoperte -, allo studio e all’informazione sull’ambiente, come la conferenza di Michele Cassol sulla Foresta di Somadida e molte altre iniziative eccezionali. Da sabato 3 e fino a ieri, nei comuni aderenti, i musei sono rimasti aperti gratuitamente e sono stati possibili visite eccezionali che hanno consentito la scoperta di alcuni gioielli storico artistici – vedi la scoperta dell’Abazia di Follina- , abbinati a serate culturali di approfondimento. I temi che saranno sviluppati in queste serate andranno dall’arte all’archeologia, dalla tradizione alla musica, dalla storia che ha caratterizzato l’ultimo secolo, alla ricerca linguistica e agli antichi mestieri.

«È un momento importante per fare conoscere la cultura cadorina e le novità - ha affermato il presidente della Magnifica Comunità di Cadore e sindaco di Zoppè, Renzo Bortolot - come il debutto della Rete Museale, nata pochi mesi fa, che in questa occasione ha presentato anche alcuni eventi straordinari e unici, sugli aspetti della "cultura del legno in Cadore". I promotori della “Settimana della cultura cadorina” sono consapevoli dell’importanza della cultura come un fattore di sviluppo e di ripresa identitaria del territorio, fondamentale soprattutto in un periodo di crisi. Per questo ho insistito per organizzare questa seconda settimana della cultura cadorina. Inoltre, in collaborazione con il Gal Alto Bellunese, il Gruppo archeologico cadorino, il Museo dell’occhiale e della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, è stato possibile organizzare una settimana zeppa di eventi diffusi su tutto il territorio».

Vittore Doro

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi