«Serrai gratis per i disabili ma è una presa in giro»

Protesta un turista portatore di handicap dopo aver chiesto l’esonero dal biglietto per visitare l’area

ROCCA PIETORE

«Quel manifesto ai Serrai è una presa in giro nei confronti degli utenti diversamente abili».

È la protesta da parte di Salvatore Lagaccia, un turista fiorentino disabile che quest’anno ha trascorso 22 giorni in vacanza nelle valli agordine. Una vacanza nel complesso più che soddisfacente, ma con un neo.

«Il giorno di Ferragosto – dice Lagaccia – sono stato in visita ai Serrai di Sottoguda. Ho pagato regolarmente il biglietto andata/ritorno 7 euro e in attesa di prendere il trenino, ho letto i tanti depliants esposti». Depliants che indicano le tariffe per l’accesso ai Serrai precisando che per le persone diversamente abili il passaggio è gratis.

«Per questo – continua Lagaccia – mi sono recato alla cassa e ho chiesto l’esonero del biglietto per la mia condizione di handicap, apprendendo che per gratuità si intende il passaggio gratuito a piedi».

«Non discuto il contributo – spiega Lagaccia – finalizzato al mantenimento e alla valorizzazione di un tesoro ambientale. Metto in discussione la presa in giro nei confronti del disabile che diventa fumo negli occhi, una nobile intenzione, pura propaganda. Mi domando: se non sono in grado di arrampicarmi per il sentiero che porta alla malga Ciapela a causa della mia condizione, come faccio ad andare a piedi?».

Fatti che Lagaccia dice di aver esposto in due mail (15 e 23 agosto) anche al sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin, il quale, tuttavia, non ha risposto.

«Non le sembra – dice il turista rivolgendosi al sindaco – che la giustificazione dell’addetta che rappresenta un’associazione privata e non il Comune sia irresponsabile?».

Interpellato De Bernardin spiega di non essere a conoscenza della questione, della quale si informerà. «Posso dire – sottolinea però il sindaco – che a gestire l’ingresso ai Serrai per i pedoni e il servizio trenino sono due soggetti diversi: il Consorzio operatori turistici Marmolada il primo e una famiglia locale il secondo». Sarebbe bello si mettessero d’accordo. —

G.SAN.

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