Sei "stelle" bellunesi nella guida Michelin

Accanto ai soliti cinque, spunta una new entry: è l’Hotel Villa Trieste-Aga di San Vito

BELLUNO. Cinque conferme e una new entry. Sono i numeri per la provincia di Belluno dell’edizione 2016 - la 61ª - della Guida Michelin per i migliori ristoranti d’Italia, presentata ieri mattina a Milano.

Sono sei le realtà bellunesi a essersi aggiudicate il prestigioso riconoscimento di “una stella” (il massimo è tre), che sta a indicare una cucina di ottima qualità. Accanto al Tivoli di Cortina d’Ampezzo, al Dolada di Pieve d’Alpago, alla Locanda San Lorenzo di Puos, al Laite di Sappada e a Il Capriolo di Vodo di Cadore, già presenti nell’edizione dello scorso anno, c’è anche un nuovo ingresso (su un totale di 26 in tutta Italia): si tratta dell’Hotel Villa Trieste - Aga di San Vito di Cadore. Un ulteriore riconoscimento per Oliver Piras, 28 anni, e Alessandra Del Favero, 25: a ottobre, infatti, il loro ristorante era entrato anche nella Guida de L’Espresso “I Ristoranti d’Italia”, ottenendo “due cappelli” (cucina di gran qualità) con 16,5 punti su un massimo di 20.

Oliver e Alessandra hanno dato avvio alla loro attività nel giugno del 2014, dando al ristorante il nome con il quale in ladino si chiama l’acqua, “Aga”. Una coppia nella vita e nel lavoro, già vincitrice anche del premio “Cuochi emergenti” del Gambero Rosso e di “Giovane dell'anno” a Identità Golose 2015. E Oliver, il 5 ottobre scorso, è risultato vincitore alla finale, tenutasi a Roma, di “Chef emergente d'Italia 2015”.

Del resto, anche gli altri nomi confermati nella Guida Michelin non sono nuovi all’ottenimento di riconoscimenti: basti pensare che Laite (tre cappelli), Locanda San Lorenzo, Dolada (entrambi due cappelli) e Tivoli (un cappello) si erano classificati nella Guida de L’Espresso tra i migliori a livello nazionale. Al Capriolo, da parte sua, sta continuando la scalata in classifica.

I sei ristoranti bellunesi nella Guida Michelin si inseriscono in un panorama nazionale che conta 334 ristoranti stellati e in un contesto veneto che ne registra 36 (di cui uno, Le Calandre di Rubano, Padova, con “tre stelle” e la novità del Casa Perbellini di Verona con “due stelle”). E il Veneto si colloca al terzo posto, a pari merito con il Piemonte, tra le regioni più premiate, preceduta solo da Lombardia (58 ristoranti stellati) e Campania (37).

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