Resti della vecchia seggiovia di Mietres. Ancora al palo l’attesa demolizione
La famiglia Meister aveva assicurato la pronta rimozione non appena si fosse sciolta la neve ma tutto è ancora fermo

La seggiovia dismessa di Mietres resta un caso ancora irrisolto di presunte violazioni urbanistico-edilizie e paesaggistiche. L’impianto, infatti, nel 2022 è stato dichiarato “demolito e smantellato” dalla famiglia Meister, che tramite la società Wicam Srl detiene la proprietà della struttura, degli immobili presenti nell’area di Col Tondo e di otto ettari di terreno.
Una cosa che in realtà è avvenuta solo in parte, come certificato da un controllo svolto dal nucleo carabinieri forestali di Cortina d’Ampezzo lo scorso 5 ottobre. I forestali avevano svolto un sopralluogo all’ex impianto di risalita, dove avevano riscontrato la presenza dei basamenti in cemento dei piloni. Fino a qui nulla di strano, se non che gli stessi erano al centro di un progetto di smantellamento e demolizione approvato dalla Conferenza di servizi del 25 settembre del 2019, con il presidente della conferenza che dichiarava: “Al fine di ridurre l’impatto ambientale in area soggetta a vincolo paesaggistico si prescrive di effettuare la rimozione delle strutture edili fino a 30 cm sotto il piano di campagna”.

A ottobre scorso, però, i carabinieri forestali hanno segnalato nello specifico che: “Presso il tracciato dell’impianto permangono parti in cemento quali: i basamenti dei diciassette piloni costituenti il tracciato dell’impianto e parte della stazione di partenza dell’impianto e l’intera struttura della stazione di arrivo del medesimo”.
Sul caso era intervenuta direttamente la famiglia Meister, facendo mea culpa e assicurando che non appena si fosse sciolta la neve sarebbe intervenuta.
I Meister – che da anni vorrebbero costruire nell’area di Col Tondo un albergo centrale con delle casette che sorgerebbero attorno all’edificio – lo scorso 29 dicembre hanno inviato una mail pec a Comune, Provincia e Regione fornendo aggiornamenti in merito alla questione: in sintesi, la famiglia aveva scritto che la ditta incaricata alla demolizione aveva formalmente comunicato di aver completato i lavori di smantellamento. Ma visto che il lavoro in realtà non era mai stato finito, la famiglia aveva garantito un nuovo intervento seguito da sopralluogo per verificare l’effettiva conformità delle opere.
Nella stessa mail, i Meister parlavano della seggiovia Col Tondo - Guargnè, confermando che era stato stipulato un altro contratto di demolizione con una seconda ditta per rimuovere i resti di questo impianto.
«Avevamo informato il Comune di Cortina, la Provincia e la Regione dicendo che ci eravamo resi conto della situazione e che avremmo sistemato tutto non appena il meteo lo avrebbe permesso», aveva detto la famiglia a febbraio. «Non appena sarà possibile interverremo con gli operai». Ad oggi, però, a Col Tondo non si è visto ancora nessun intervento, sicuramente non quello riguardante la linea Guargné - Col Tondo.
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