Sedico, polpette avvelenate vicino all’asilo

È caccia a chi le ha lasciate per strada. Noce, splendido beagle, se l’è vista brutta ma ora sta meglio
Il povero Noce ha rischiato di morire avvelenato
Il povero Noce ha rischiato di morire avvelenato

SEDICO. Noce sta bene, ma se l’è vista veramente brutta. Sabato 30 gennaio lo splendido beagle di Valentina Stefani ha mangiato una polpetta avvelenata. Probabilmente con il lumachicida, un prodotto tossico e letale che viene usato negli orti. Ma a Sedico le esche erano sulla strada, e per di più in una zona residenziale molto frequentata per le passeggiate. È la zona di via Villa, vicino all’asilo, al palasport, al circolo tennis.

Sabato l’avvocato Valentina Stefani stava passeggiando con Noce proprio in quella zona. «Il cane ha mangiato qualcosa», racconta. «Appena rientrati a casa mi sono accorta dai social che venerdì  una persona aveva segnalato la presenza di polpette con una sostanza blu vicino all’asilo. Sono andata a controllare nel punto in cui eravamo a passeggiare e ho trovato dei granelli blu. Allora ho capito: il mio cane probabilmente aveva mangiato una polpetta avvelenata».

La Stefani ha chiamato subito il veterinario, che ha consigliato la terapia con acqua ossigenata. Il prodotto aiuta l’animale a vomitare tutto quello che ha nello stomaco e così è successo a Noce. La sostanza si notava chiaramente, continua la sua padrona. Il beagle è stato portato dal veterinario che l’ha curato e domenica 31 gennaio stava abbastanza bene, ma l’avvocato non ha alcuna intenzione di lasciar correre la vicenda. Abbandonare polpette avvelenate in un luogo pubblico, del resto, configura il reato di maltrattamento animali.

E non è nemmeno la prima volta che vengono trovate simili esche: «Oggi pomeriggio (il 31 gennaio per chi legge, ndr) ne è stata trovata un’altra nel parcheggio del circolo tennis», continua l’avvocato. «È una sostanza molto pericolosa anche per i bambini, potrebbero scambiarla per caramelle».

La Stefani ha avvisato i carabinieri e oggi sporgerà formale querela. La donna ha anche raccolto alcuni campioni della sostanza e li porterà ad analizzare all’istituto Zooprofilattico. «Ho anche richiesto la conservazione delle immagini di eventuali telecamere presenti in zona», conclude. «Farò di tutto per cercare di scoprire chi ha lasciato quelle polpette su strade e marciapiedi». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA


 

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi