“Scuola senza zaino” prof a lezione in Toscana

VAL DI ZOLDO. “La scuola senza zaino” sugli scudi. Nel fine settimana pasquale il preside Massimo Pisello e alcuni docenti degli istituti comprensivi di Zoldo e Zoppè e di Longarone hanno partecipato...

VAL DI ZOLDO. “La scuola senza zaino” sugli scudi. Nel fine settimana pasquale il preside Massimo Pisello e alcuni docenti degli istituti comprensivi di Zoldo e Zoppè e di Longarone hanno partecipato ad un convegno nazionale a Firenze e ad una visita alle scuole di Montespertoli (Firenze).

«Venerdì», racconta il dirigente scolastico Pisello, «ci siamo recati a Firenze per partecipare al convegno nazionale per la formazione del progetto “A scuola senza zaino”. Erano presenti i rappresentanti di 270 scuole che aderiscono al progetto. In due anni il numero è lievitato: si è passati da 200 a 270 scuole. Questo vuol dire che c’è un forte interesse per la scuola senza zaino. E la soddisfazione delle famiglie è da sprone per andare avanti. A Firenze sono stati ribaditi i principi della programmazione quali la responsabilità, il senso della comunità e accoglienza. I ragazzi sono felici di frequentare la scuola che diventa una piccola comunità. Acquistano autonomia operativa, organizzano in simbiosi con i docenti il lavoro e costruiscono i loro saperi».

È seguita la visita alle scuole di Montespertoli che da 12 anni adottano il progetto “A scuola senza zaino”. «È la terza volta», dice Pisello, «che ci rechiamo a Montespertoli. A turno i docenti di Longarone e Zoldo hanno potuto constatare la bontà della scelta del progetto. Siamo sempre ospiti graditi della dirigente scolastica Margherita Carloni di origini zoldane. Ci segue tantissimo nel nostro percorso. È una guida indispensabile. Tutti i docenti hanno potuto constatare la bontà del loro insegnamento».

Intanto l’istituto comprensivo di Longarone e l’istituto comprensivo di Zoldo portano avanti con profitto il progetto nella prima classe della scuola primaria. Il prossimo anno toccherà alla seconda classe della primaria e alla scuola dell’infanzia. E via, di anno in anno fino alle medie.

Mario Agostini

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