“Scuola senza zaino” il progetto parte a Zoldo e Longarone

BELLUNO. Sono ventiduemila gli studenti bellunesi che questa mattina varcheranno le porte delle scuole della provincia: 8.200 frequentano le Elementari, 5.200 le Medie e 8.400 le scuole superiori. E...

BELLUNO. Sono ventiduemila gli studenti bellunesi che questa mattina varcheranno le porte delle scuole della provincia: 8.200 frequentano le Elementari, 5.200 le Medie e 8.400 le scuole superiori. E ci sono anche oltre 2.700 bambini iscritti alle materne statali. Un esercito che si mette in marcia ancora con numerose incertezze sia sul fronte degli insegnanti che su quello del personale amministrativo.

Tra le novità e le sperimentazioni che vengono messe in campo, ci sono quelle che riguardano le scuole della vallata di Zoldo.

Digitalizzazione e «scuola senza zaino» fra i progetti più importanti.

Per il secondo punto la Val di Zoldo e Longarone sono addirittura i primi a partire nella provincia di Belluno e i secondi nel Veneto. Nell’Istituto comprensivo di Zoldo e Zoppè si lavora a sprone battuto. «Per quanto riguarda il primo progetto», tiene a precisare il dirigente scolastico Massimo Pisello che in carico le scuole di Zoldo e di Longarone, «c’è da completare l’ultima azione di digitalizzazione dell’apparato organizzativo e amministrativo; la formazione dei docenti per l’attività didattica con l’uso dei mezzi multimediali e, di seguito, la certificazione delle competenze informative dei ragazzi. Nel secondo caso entra in ballo il progetto della “scuola senza zaino” che coinvolgerà il 1° anno di scuola primaria e la scuola dell’infanzia».

Le motivazioni sono quelle di «migliorare il servizio rivolto all’utenza e potenziare l’offerta formativa ai ragazzi. Dopo il tempo prolungato per la secondaria, vogliamo offrire un ulteriore e nuovo modello di scuola che coinvolga tutta la comunità scolastica, le famiglie e gli enti del territorio su alcuni valori fondanti per l’educazione dei ragazzi».

Ecco come viene impostato il progetto. «Noi proponiamo di togliere lo zaino come gesto sia reale che simbolico. Un gesto reale perché gli studenti delle scuole “senza zaino” utilizzano una cartellina leggera o una semplice borsa per portare il necessario per i compiti a casa. Inoltre le aule e le scuole vengono arredate in modo funzionale e attrezzate con materiali didattici avanzati. Ma è anche un gesto simbolico perché i significati e le pratiche scolastiche cambiano in relazione ai tre valori fondamentali della “scuola senza zaino”: la responsabilità, la comunità e l’ospitalità. Sarà nostra cura organizzare un incontro con tutti i genitori della scuola dell’infanzia e del primo anno della Primaria per illustrare il progetto che prenderà il via nel prossimo anno scolastico (2016-2017) e, gradualmente, coinvolgerà le altre classi».

Mario Agostini

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi