Scuola, a Belluno si attende la nomina di 300 supplenti
L’analisi della segretaria della Cisl, Anna Lucia Tamborrini. «La situazione in provincia è complicata»

Situazione complicata per la ripresa della scuola a Belluno. A dirlo è la segretaria della Cisl Scuola Belluno, Anna Lucia Tamborrini a margine della Giornata Nazionale RSU e delegati Cisl Scuola svoltosi oggi 4 settembre e tradizionale appuntamento che segna, con l'organizzazione di incontri in tutto il territorio nazionale, la ripresa delle attività sindacali a livello di istituto nel nuovo anno scolastico.
Per i dirigenti scolastici le sedi vacanti sono 13 su 33 istituti, con conseguenti 13 reggenze da parte dei dirigenti di altre scuole.
Problemi anche per i direttori dei servizi amministrativi, con 14 posti scoperti su 33, ci cui 8 affidati a Dsga facenti funzioni.
Riguardo al personale Ata, su 27 posti vacanti per assistenti amministrativi il Mef ha autorizzato solo 9 immissioni in ruolo; su 27 per assistenti tecnici, 5 ruoli; su 104 per collaboratori scolastici, 36 immissioni in ruolo. Pochissime le immissioni in ruolo per i docenti: appena 80 di cui 52 su sostegno, tenendo conto che in provincia gli insegnanti sono circa 2.200, quando ne servirebbero almeno 2.500.
«Purtroppo al momento - sottolinea la segretaria Tamborrini - non ci è stato ancora comunicato quando saranno effettuate le nomine dei circa 300 supplenti necessari per avviare l’anno scolastico. Si rischia ancora una volta che le lezioni comincino senza tutti i docenti in cattedra”. Inesorabile, infine, il calo degli alunni: all’avvio di questo anno scolastico saranno 20.881, 503 in meno dell’anno passato, condizione che ha portato all’accorpamento di due Istituti scolastici».
La Cisl da tempo sostiene come il sistema di reclutamento risulti inadeguato ai fabbisogni della scuola. «È quanto mai necessario e urgente cambiare questo sistema - spiega Tamborrini - rendendo strutturale un doppio canale di reclutamento, dando maggiore flessibilità nella gestione delle assunzioni da concorso (non solo concorsi ordinari) e istituendo un doppio canale per l'assunzione di precari: è questa la strada giusta per avviare un nuovo modello di reclutamento efficace e maggiormente rispettoso delle esigenze degli studenti e del personale. È giusto riconoscere il valore dell’esperienza di lavoro acquisita sul campo a tutti questi precari. Un primo segnale in questa direzione viene dalle assunzioni da graduatorie Gps su sostegno, già sperimentate da qualche anno, ma che ha bisogno di diventare un modello stabile e aperto a tutte le tipologie di posto».
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