Scuola a Belluno, regalo natalizio per prof e personale Ata. Arretrati fino a 3.700 euro

Con il nuovo anno aumento di stipendio per 3.300 bellunesi: gli insegnanti troveranno dai 62 ai 134 euro in più al mese

Paola Dall’anese

Una bella e ricca strenna natalizia attende il personale della scuola. Con il rinnovo del contratto nazionale del comparto, sottoscritto dal nuovo ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara e dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda ed Anief, sono in arrivo non solo gli aumenti a partire da gennaio 2023, ma anche gli arretrati del triennio 2019-2021.

Arretrati che aiuteranno docenti e personale amministrativo, tecnico e bidelli a far fronte al caro vita.

In provincia questo aumento riguarderà 3.362 persone: 2.404 docenti e 958 dipendenti amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, ovvero le figure che vanno a costituire il cosiddetto personale Ata. L’aumento medio lordo per gli insegnanti sarà di 100 euro, per il personale Ata è di 80 euro, sempre lordi.

Gli arretrati

Al di là dell’aumento dei singoli stipendi, un peso importante avrà il pagamento di tutti gli arretrati (dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2021) che saranno erogati entro il 20 dicembre e comunque, come si è impegnato il nuovo ministro, prima delle vacanze natalizie.

In media i docenti avranno un bel regalo natalizio: dai 2.220 euro di arretrati per chi insegna all’infanzia ed è appena assunto, ai 3.700 euro di chi lavora alle scuole superiori ed è prossimo alla pensione. I dipendenti Ata, invece, troveranno in busta paga dai 1.701 ai 2.543 euro.

Gli arretrati andranno anche ai supplenti, naturalmente in rapporto ai mesi che hanno lavorato e anche ai docenti e al personale Ata che sono andati in pensione entro la fine del 2021.

Esigenze scoperte

Per la Cisl Scuola, si tratta di un contratto che non copre tutte le esigenze del comparto, ma è un punto di partenza per ragionare per gli altri rinnovi. «Le sequenze contrattuali a dire il vero saranno tre», precisa Lorella Benvegnù, segretaria della Cisl Scuola Belluno Treviso.

«La prima e la seconda sono di natura economica, la terza è giuridica», dice Benvegnù. «Nella prima, quella che sarà pagata entro dicembre di quest’anno, verrà distribuito il 95% delle risorse disponibili, risorse che sono già state accantonate dalle Finanziarie dal 2019 al 2021. I 100 euro lordi medi di aumento per i docenti rappresentano, appunto, la prima tranche».

«C’è poi il secondo passaggio con la liquidazione del rimanente 5%: su questo si aprirà una trattativa per capire cosa metterà il governo a disposizione nella finanziaria 2023».

Benvegnù sottolinea che «la firma di questo nuovo contratto è avvenuta soltanto ora perché mancavano le risorse della Finanziaria 2022, cioè 300 milioni di euro destinati alla valorizzazione del personale docente. Certo, gli aumenti sono modesti rispetto all’aumento dell’inflazione, ma per la prima volta si pagano gli arretrati. È un buon punto di partenza».

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