Scontro di gioco, grave hockeysta

PIEVE DI CADORE. Un contrasto sulla balaustra, di quelli che se ne vedono a decine durante una partita di hockey su ghiaccio. Ma domenica le conseguenze sono state più serie per un 16enne di Cortina, trasportato d’urgenza in elicottero all’ospedale di Treviso e operato già ieri mattina per l’importante lesione vertebrale riportata nello scontro di gioco.
Mancavano pochi minuti alle 14 al palaghiaccio di Tai di cadore, dove era in corso la partita tra i padroni di casa dell’Hockey Club Pieve di Cadore e l’Hc Como, seconda delle tre sfide del triangolare (presente anche l’Hc Caldaro) valevole per le finali di Coppa Italia della categoria Under 16. Palla in possesso alla formazione cadorina, quando un giocatore lariano ha “caricato” il 16enne terzino di Cortina (tesserato con la Sportivi Ghiaccio Cortina, ma in forza al Pieve), che stava tentando di passare la palla a ridosso della balaustra. Un impatto non particolarmente violento, nella parte alta della schiena, alla base della nuca, ma sufficiente per scaraventare sulla sponda il 16enne, poi caduto sul ghiaccio. Passano i secondi, ma il ragazzino (cosciente, seppur intontito) non riesce a rialzarsi. Accorrono i dirigenti, immediata la chiamata al 118 e l’arrivo dei sanitari. Stabilizzato, il ragazzo è stato caricato in barella in ambulanza e trasportato al pronto soccorso di Pieve di Cadore per gli accertamenti. Preoccupante il responso della Tac, che ha evidenziato lesioni vertebrali tali da consigliere il personale medico a disporne l’immediato trasferimento in eliambulanza all’ospedale di Treviso. Ieri mattina il 16enne ampezzano è stato sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico, con i medici che si sono riservati di attendere l’evoluzione delle condizioni del giovane prima di formulare la diagnosi sull’importante trauma riportato alla colonna.
Un incidente che ha lasciato attonita la dirigenza dell’Hockey Club Pieve di Cadore. «Una cosa assurda, di scontri del genere se ne vedono a decine durante una partita, una carica da dietro come tante altre, non c’è stata una particolare cattiveria da parte del giocatore avversario», spiega ancora scosso Andrea Panciera, presidente della società cadorina. «Tutti pensavamo che il nostro giocatore si sarebbe subito rialzato, invece niente. Poi abbiamo saputo della gravità dell’infortunio. Preferisco non aggiungere altro, se non che tutta la società è vicina al ragazzo e alla sua famiglia». (ma.ce.)
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