Scivola sulle scale dell’orto e muore

LONGARONE. Scivola sulle scale per l’orto. Un anziano batte la testa e muore. Il corpo senza vita di Mario Furlan è stato ritrovato dal figlio Andrea, al momento di rientrare in casa, nella frazione longaronese di Roggia. È stato l’uomo a lanciare l’allarme, chiamando il 118, ma per il 78enne pensionato non c’era già più niente da fare. Troppo violento il colpo preso al capo, di conseguenza il medico legale non ha potuto che constatarne la morte. Nel frattempo è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri della stazione di Ponte nelle Alpi per una breve indagine, utile a stabilire con precisione le cause del decesso, per poi riferirne al magistrato di turno. La procura della Repubblica ha acquisito gli atti e affidato la salma alla famiglia, senza il bisogno di ulteriori esami, dal momento che era tutto drammaticamente chiaro.
I funerali sono già stati fissati per oggi pomeriggio, alle 15, nella chiesa arcipretale di Longarone e saranno celebrati da don Gabriele, il titolare della parrocchia. La disgrazia risale alle 20.40 di martedì, quando Furlan ha imboccato la scalinata per l’orto, come chissà quante altre volte. Nessun rischio, almeno in apparenza, nella ricerca di qualche ortaggio cresciuto in casa. Ma stavolta, forse per un momento di distrazione o un’improvvisa scivolata o ancora per un malore, ha perso l’equilibrio ed è caduto di peso, battendo con violenza la testa. Non è più riuscito ad alzarsi: è morto sul colpo. Quando il figlio Andrea è rientrato a casa, dopo una giornata di lavoro, ha visto il corpo dell’anziano genitore riverso sui gradini e fatto tutto quello che poteva, chiamando al più presto i soccorsi. Tutto inutile, perché purtroppo non c’era più nulla da rimediare: l’equipaggio dell’ambulanza del Suem 118 non sarebbe mai stato in grado di salvare la vita dell’anziano, anche perché era già passato qualche minuto, tra la caduta e il ritrovamento del corpo.
Furlan, conosciuto e apprezzato a Longarone, era rimasto vedovo una decina di anni fa e viveva nella casa coniugale, proprio insieme al figlio. Ha anche una figlia di nome Katia, che è sposata e vive con la sua famiglia a Davestra di Ospitale di Cadore. La scomparsa di Mario Furlan per una tragica fatalità, in una sera d’estate, ha inevitabilmente suscitato una grande emozione e non solo nella frazione in cui abitava. Non essendoci bisogno dell’autopsia, perché le cause della morte sono evidenti e pacificamente riconducibili alla caduta, come già anticipato è stata fissata la data dell’ultimo saluto: nel pomeriggio, nella chiesa arcipretale. L’uomo aveva disposto per la cremazione e le sue volontà saranno rispettate.
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