Scialpinismo: pista a lato di quella da discesa

COMELICO SUPERIORE. E’ meglio, ovviamente, che arrivi la neve fresca; ma intanto gli scialpinisti del Comelico (e non solo) hanno di che accontentarsi. Per esaudire la loro passione dispongono di una pista di 80-100 cm, ai bordi di quella da discesa, a Padola, lungo la quale cimentarsi nella tecnica dello sci alpinismo.
«Siamo i primi a sperimentare questa novità», fa sapere un soddisfatto sindaco, Marco Staunovo Polacco, «sulla base di una norma regionale introdotta grazie all’intervento, sul finire della trascorsa legislatura, del capogruppo Dario Bond». Norma che consente, appunto, di utilizzare le piste da discesa per lo scialpinismo, ovviamente in salita, specie quando sugli itinerari classici mancano le precipitazioni.
A Padola, il percorso è stato tracciato ovviamente lungo la pista di neve artificiale; ma quando la rete si completerà grazie alle precipitazioni naturali, gli itinerari saranno di gran lunga maggiori. E, già che ci siamo, il sindaco Staunovo Polacco, insieme ai suoi collaboratori, ha programmato gli investimenti anche per le nuove offerte turistiche, quelle per l’estate. «In primavera installeremo due palestre di roccia», anticipa, «una per bambini ed una, più corposa, per gli adulti. La scuola si è già messa a disposizione per organizzare dei corsi, orientati soprattutto alla sicurezza». L’amministrazione comunale di Comelico Superiore si dichiara soddisfatta di come è iniziata la stagione, nonostante l’assenza di neve; anche se sindaco ed assessori incrociano le dita per i prossimi giorni: la neve serve come il pane. L’Amministrazione ha ottenuto, intanto, un risultato importante sul piano dei servizi. Il collegamento di pullman con la Val Pusteria, precisamente tra Santo Stefano e San Candido, è stato prorogato fino a tutto il 31 marzo, per dare copertura non solo ai pendolari del lavoro ma per completare l’offerta di collegamento anche per gli sciatori. «Il prosieguo del servizio sembra assicurato, anche se», informa il sindaco, «c’è da sottolineare come esista un problema economico, quindi di costi, da risolvere tra le Province di Belluno e Bolzano».
Viene da sorridere, invece, per quanto riguarda un altro importante servizio, quello postale. Lo sportello di Candide è stato chiuso nel settembre scorso. A seguito del ricorso del Comune al Tar, il tribunale amministrativo ha imposto la sospensione del provvedimento, fino alla sentenza, prevista a giugno. L’amministrazione comunale, attraverso i propri legali, ha cercato in queste settimane di far rispettare questo pronunciamento. Ma sapete come hanno reagito le Poste? Invece di piegarsi alla volontà della giustizia amministrativa, le Poste hanno sollecitato il Comune a ritirare il ricorso. «Potremmo valutare questa strada», mette le mani avanti il sindaco, «semprechè, però, arrivino controproposte interessanti. Ciò che fino ad oggi non è avvenuto». Meglio, davvero, aspettare la neve...
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi