Schianto a Cavarzano, sindaco ferito

Dimesso con 15 giorni di prognosi. Soffia il palloncino: «Disco verde»
La ricostruzione della dinamica rifatta dagli agenti
La ricostruzione della dinamica rifatta dagli agenti
 BELLUNO.
I punti sulla patente sono salvi, ma sul capo il sindaco Prade ne ha una decina, causa l'urto contro lo specchietto retrovisore dell'auto. Incidente stradale ieri pomeriggio per il primo cittadino: mancava una manciata di minuti alle 15 quando l'Alfa 164 si è praticamente piantata contro un lampione sporgente sulla carreggiata destra, non lontano dalla farmacia di Cavarzano. «Stavo andando allo stadio a vedere il Belluno» spiega lo stesso Prade una volta dimesso dall'ospedale San Martino «quando una bestiola, cane o gatto non so, mi ha attraversato improvvisamente la strada. Ho leggermente sterzato e la ruota destra è finita su un palo un po' sporgente».  L'Alfa è terminata, dopo un mezzo giro su se stessa, contro il muretto di cinta della villa di un dentista del posto. Per l'auto c'è voluto il carro attrezzi, avendo squarciata la ruota destra; per il sindaco il passaggio in ospedale per una ferita al cuoio capelluto dalla quale ha perso vistosamente sangue. Le condizioni di Antonio Prade sono apparse subito rassicuranti, dall'abitacolo è uscito da solo e anche in ospedale ha continuato a essere cosciente e lucido.  «Neurologicamente indenne», accerteranno gli esami diagnostici e strumentali eseguiti ieri pomeriggio al San Martino dove i medici hanno dovuto suturare la ferita al capo con una decina di punti. Unico ausilio, il collare per il colpo di frusta rimediato nella piroetta.  Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Belluno, l'ambulanza e la pattuglia della polizia stradale per i rilievi del caso. Rilievi conclusi senza verbali o sanzioni per il primo cittadino al quale è stato fatto soffiare pure il palloncino: «Palloncino verde» assicura Prade «non c'era eccesso di velocità, stavo andando a vedere la partita allo stadio».  In ospedale lo dimetteranno qualche ora dopo, con una quindicina di giorni di prognosi: nel tardo pomeriggio lui era già nello studio legale («La domenica pomeriggio si lavora in studio», dice), a preparare cause per la settimana entrante, non ultima quella di un incidente probatorio per l'omicidio di un cadorino a Treviso. Del resto non c'era più tempo neanche per il finale di partita dei gialloblù dove uno striscione benevolo era pur stato appeso: «Grazie sindaco Prade». Per il campo in sintetico. (cri.co)

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