Schiaffoni e morsi a moglie e due figli patteggerà la pena
FELTRE. Beveva e maltrattava moglie e figli. Un cadorino residente a Feltre patteggerà per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Il pubblico ministero Marcon aveva ritenuto che l’uomo dovesse essere portato a processo, sulla base di un capo d’imputazione molto pesante e della misura di prevenzione del divieto di avvicinamento ai familiari. L’imputato è difeso d’ufficio dall’avvocato Dalla Bernardina, mentre i familiari si sono costituiti parte civile con Mauro Gasperin.
Il periodo contestato dalla Procura della Repubblica va dal luglio 2018 fino allo scorso maggio e le violenze erano sia fisiche che psicologiche. Le offese erano quotidiane ed erano soprattutto a sfondo sessuale, ma non mancavano le minacce: «Me la paghi, questa volta è finita veramente, qui non metterai più piede». Un trattamento talmente esasperante da spingerla ad atti di autolesionismo. Una volta si è procurata dei tagli a un braccio con un coltello da cucina. Accanto alle parole, c’erano anche le percosse: spintoni, morsi e sberle tali da romperle la montatura degli occhiali e da provocarle lesioni.
Capitava che la chiudesse fuori casa e la denigrasse agli occhi dei figli, due minori, che sono stati a loro volta insultati e colpiti. Il ragazzo è stato apostrofato con parole pesanti e, in una occasione, colpito alla testa tanto da rompergli una lente degli occhiali. La ragazza suonava e, quando faceva degli errori, si sentiva dire: «Se stecchi di nuovo con il flauto, te lo spezzo in due». Anche lei ha preso uno schiaffo, che le ha causato sangue dal naso e un’echimosi al labbro inferiore.
In presenza dei figli, l’uomo non nascondeva l’intenzione di togliersi la vita, provocando in loro un profondo sconforto, ma tutti i familiari erano molto provati e la donna non ha potuto fare altro che chiedere la separazione giudiziale. Un episodio nei suoi confronti è stato particolarmente grave: il primo febbraio è stata presa a pugni e morsa alla mano destra, soffrendo quello che è stato refertato dal Pronto soccorso di Feltre come «edema ecchimotico sulla regione dorsale, in corrispondenza del metacarpo e ansia reattiva» per una prognosi complessiva di cinque giorni.
Il giudice Scolozzi ha accordato un rinvio al giorno 15, per dare al difensore la possibilità di patteggiare la pena con il pubblico ministero, in un secondo momento la applicherà. —
G.S.
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