Scelto il poker di nomi per il direttivo del Parco nazionale Dolomiti Bellunesi

Si tratta di Alessandro Maguolo, Giampaolo Frescura, Stefano Deon e Camillo De Pellegrin. I candidati votati all’unanimità ma serve attendere il Ministero



L’Ente Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi ha finalmente quattro candidati per il consiglio direttivo: Alessandro Maguolo, Giampaolo Frescura, Stefano Deon e infine Camillo De Pellegrin. Dopo mesi caratterizzati in successione dalle dimissioni del direttore Antonio Andrich lo scorso 22 marzo e dalla nomina dell’ex sindaco di Santa Giustina Ennio Vigne nel ruolo di commissario straordinario avvenuta invece di recente, il 12 giugno, le riserve che ruotavano attorno ai nomi sono state sciolte ieri pomeriggio durante la prima assemblea dei sindaci, convocati nella sede di Villa Binotto dallo stesso Vigne.

La nomina dei quattro consiglieri in rappresentanza della Comunità del Parco è avvenuta all’unanimità, con il voto favorevole di tutti i presenti, senza nessun contrario o astenuto. Da Carlo Zanella, sindaco di Cesiomaggiore a Mirko Badole di San Gregorio, passando per Federico Dalla Torre di Sovramonte senza tralasciare Loris Minella e Nicola Castellaz per Santa Giustina e Pedavena, e gli altri, tra i quali anche Valter Bonan in rappresentanza di Feltre: tutti hanno dato il via libera.

Le nomine non sono definitive: per essere approvate sarà necessario attendere il via libera del ministero. Lo stesso concetto vale anche per il consiglio direttivo, visto che per essere ritenuto completo numericamente dovranno necessariamente essere effettuate altre nomine. Un significativo passo in avanti è stato in ogni caso compiuto: tra i quattro nomi spiccano i primi cittadini di Sedico e Val di Zoldo, Deon e De Pellegrin, ai quali si aggiungono il vice sindaco di San Gregorio nelle Alpi, Giampietro Frescura, e infine il consigliere uscente del Parco, Maguolo.

Il nodo più importante da sciogliere resta quello del presidente, una figura che all’Ente manca ormai da tre anni: come spesso ribadito però al consiglio di ieri, in molti tra i sindaci vedrebbero nell’attuale commissario Ennio Vigne la figura ideale per assurgere a tale ruolo, per la ventennale esperienza in ambito amministrativo e non solo.

Oltre alle nomine dei consiglieri, la seduta di Villa Binotto è stata l’occasione per discutere altri punti all’ordine del giorno: tra questi spiccano dei cantieri che interesseranno il territorio del Parco. Da quanto emerso sono in dirittura d’arrivo dei finanziamenti pari a 3 milioni e 600 mila euro, i quali andranno reinvestiti per l’efficientamento energetico di alcuni immobili con il fine di contenere i costi delle bollette, ottimizzando così il rapporto esistente tra fabbisogno energetico e livello di emissioni.

In secondo luogo verranno svolti dei lavori di prevenzione contro eventuali disastri ambientali, ai quali seguiranno l’acquisto di nuovi mezzi per potenziare i servizi, e infine nuove ciclabili. —


 

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