Scassinato autolavaggio alla Rossa

BELLUNO. Scassinato l’autolavaggio. Brutto risveglio per Igor e Giobbe Mastellotto, quando ieri mattina hanno varcato la porta del loro posto di lavoro, in zona industriale, dalle parti dei supermercati Lidl ed Eurospin. L’uscio era stato divelto con una di quelle leve che si utilizzano per sollevare le saracinesche e la cassa violata, come uno dei cassetti della sede dell’adiacente scuderia Tre Cime Promotor.

Nel corso della notte, i ladri avevano portato via una somma tra i 700 e gli 800 euro, dimostrando scarsissimo interesse per tutto il resto. Ad esempio un computer. Mastellotto padre è ancora il presidente della società sportiva che da tanti anni organizza l’Alpe del Nevegal, piuttosto che il Ronde dell’Alpago, in più presiede la commissione tecnica dell’Aci, l’Automobile club Italia. Nell’autolavaggio ha da qualche tempo passato la mano al figlio, ma continua a frequentare il luogo, proprio perché vale anche come sede sociale e, se poi c’è da dare una mano...

Dopo aver presentato una denuncia alla Questura, ha cominciato a chiedersi perché mai i malviventi abbiano preso di mira l’attività: «Quello che posso dire, dopo aver visto quanto è successo, è che questi hanno trovato sul posto l’attrezzatura utile ad aprire in qualche modo il portone d’ingresso e penetrare nei locali. Una volta all’interno, ho l’impressione che si siano curati soltanto di cercare dell’eventuale denaro, anche perché di disordine non ne hanno lasciato. Si sono immediatamente diretti verso la cassa, dalla quale hanno prelevato tutto il contante che c’era, in un secondo momento si sono diretti nella stanzetta, che è ancora la sede della Tre Cime Promotor. All’interno di un cassetto, c’erano degli altri soldi, che ci servivano per la spese correnti e hanno portato via anche quelli».

Tutto il resto è in ordine, dunque. Non c’è niente fuori posto, come dire siamo molto attenti, quasi dei gentiluomini: «Eventualmente, c’erano degli altri oggetti di valore, che però non sono stati toccati. Completamente ignorati. Tutto quanto è al suo posto, per esempio quel computer, che non ha un costo irrisorio, eppure non ha suscitato il minimo interesse. Erano interessati soltanto ai quattrini e hanno preso quelli, spaccando tutto per una somma, che tutto sommato potrebbe anche non essere interessante. Non avevamo chissà quanto in cassa, come è normale che sia e in quel cassetto c’era giusto l’occorrente per eventuali emergenze, niente di più».

Gigi Sosso