Scade il 16 dicembre il saldo per i servizi indivisibili

BELLUNO. Scade il 16 dicembre prossimo il pagamento della seconda rata della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili.
Si tratta del saldo che segue all’acconto del giugno scorso e che proprietari di immobili, ma anche inquilini sono obbligati a pagare.
Sono confermate anche per quest’anno le aliquote e le detrazioni per la Tasi nel comune di Belluno, mentre restano esclusi dal tributo i terreni agricoli. «I cittadini proprietari di un’unica casa, che entro giugno hanno ricevuto a domicilio i modelli F24 per il pagamento dell’acconto e del saldo», spiega l’assessore al bilancio, Lucio Olivotto, «potranno usufruire di quelli per pagare l’ultima rata. Mentre gli altri, vale a dire sia inquilini che possessori di seconda o terza casa dovranno farsi i conteggi in altro modo. O ricorrendo al sito Internet del Comune, dove è possibile fare i conteggi e stamparsi anche il modello di pagamento, oppure prendere appuntamento con i nostri uffici». Il modello F4 potrà essere pagato sia in banca che in posta, ma anche direttamente tramite l’home banking per i più esperti.
La Tasi, comunque, resta la tassa che crea meno evasori. «A destare problemi è invece ancora l’Imu, che è quella più cospicua. Per la Tasi si tratta in media di cifre piuttosto basse, mentre la tassa sulla casa è più elevata. Se poi uno ha più di una casa, allora i costi fanno presto a salire», prosegue Olivotto che aggiunge: «Da una verifica eseguita dai nostri uffici ai primi di novembre, sulla Tasi non sono emerse particolari criticità, tanto che non abbiamo modificato il bilancio nell’ultimo assestamento di fine novembre. Sul fronte Imu, invece, a soffrire di più sono soprattutto le imprese immobiliari che si trovano con tanto invenduto, e anche qualche privato che magari non riesce neanche ad affittare gli immobili. Qualcuno preferisce pagare dopo, visto che c’è anche la possibilità di giovarsi del ravvedimento operoso. Ma qualcuno si dimentica. Comunque, dal 2016 anche il ravvedimento avrà sanzioni ridotte e sarà ampliato». (p.d.a.)
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