Sap, i soci restano in attesa della revoca del fallimento

FONZASO
Fallimento Sap: attesa per la sentenza. I soci dell’azienda di smaltimento rifiuti di Fonzaso, Alessio e Remo Dalla Santa hanno chiesto la revoca della dichiarazione pronunciata dal giudice del Tribunale di Belluno, Paolo Velo. L’udienza per via telematica di ieri mattina, in Corte d’Appello di Venezia, non è stata definitiva e dovrebbe volerci almeno un mese, dopo che lo studio legale milanese Forte da una parte e l’avvocato Caterina Pinto dall’altra hanno depositato delle memorie.
Gli stessi Dalla Santa avevano presentato una richiesta di sospensione dell’attività liquidatoria, cioè la vendita dei beni, della quale si stava occupando il curatore fallimentare Luciano Licini, ma la stessa Corte veneziana l’aveva rigettata e questo potrebbe pesare su quest’altro procedimento. Nell’istanza, Forte aveva puntato su alcuni argomenti: su tutti, l’insolvenza per 800 mila euro nei confronti dell’erario era dovuta a difficoltà operative accentuate da sequestri e misure cautelari, non certo dalla volontà di non pagare i debiti. Dunque i soci sarebbero rientrati di questa somma pur consistente, se solo avessero avuto la necessaria libertà di manovra.
Diversa la posizione della controparte, rappresentata dall’avvocato Pinto, che alla fine ha avuto ragione. La Corte spiega che al di là dell’esposizione con lo Stato, ci sono alcuni altri creditori. Piuttosto, la situazione debitoria sembra consolidata e non provvisoria. Di conseguenza, si rigetta.
I fratelli Dalla Santa sono ancora agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolti anche tre imprenditori friulani e uno napoletano per l’ipotesi di reato di traffico transnazionale di rifiuti. L’inchiesta è condotta dalla Direzione distrettuale Antimafia di Trieste. Il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso presentato dai difensori Prade e Montino, che avevano chiesto la libertà per entrambi. —
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