Santo Stefano e San Pietro, partite aperte

De Bernardin rileva la Buzzo e avrà con tutta probabilità un rivale. Casanova Borca incerta, uno sfidante sarà forse De Zolt

COMELICO. La partita elettorale più combattuta sarà probabilmente quella di Santo Stefano (2.500 abitanti), sempre che si arrivi alla presentazione di due liste, cosa oggi ancora non del tutto certa.

BUZZO SI FA DA PARTE

Alessandra Buzzo, dopo due mandati, non si ripresenta come candidata sindaco, ma entra nella squadra di Roger De Bernardin (classe 1967, professione aiuto cuoco) che, con la lista “R-Esistere – Comelico unito” non solo ha già presentato il logo, ma ha anche anticipato il programma. Che prevede, in sostanza, di dare attuazione, per quanto di competenza del Comune, alla strategia Aree interne, in materia di sanità (con la realizzazione del nuovo distretto sociosanitario nell’ex caserma Calbo), istruzione (con l’attivazione dell’asilo nido del Comelico), trasporto pubblico locale, turismo, sociale. Ma ci sono anche alcuni sogni nel cassetto, come la sistemazione della strada per Lavardet (che si attende da decenni) e quella della strada “del Canale” della Val Visdende. Con l’obiettivo di trasformare il Comelico nella “valle dello star bene” .

Ultimi dettagli ancora da definire, invece, per l’annunciata lista che farà riferimento a Elisa Bergagnin e Francesca Dellamore, che si chiamerà “Val Comelico zona franca” e che punterà a combattere la battaglia che le due esponenti stanno conducendo da un paio di anni proprio per fare del Comelico una zona con i benefici di una tassazione speciale. «E poi lavoreremo», conferma la Bergagnin, «su turismo, decoro del paese, maggiore attenzione ai residenti ed in particolare alle attività economiche che consentono a Santo Stefano di vivere». Ancora da definire il candidato sindaco; è sicuro invece che della lista farà parte Aldo Doriguzzi, geometra.

DANTA MONOLISTA

A Danta (450 abitanti, di cui 4 neonati nel 2018) è scontata la ricandidatura di Ivano Mattea (classe 1952, pensionato), che cinque anni fa passò dalla presidenza della Regola al municipio e che si è distinto per la puntuale affermazione del suo programma. Mattea è diventato un personaggio di rilievo nazionale qualche mese fa, quando le televisioni lo hanno ripreso alla guida del pulmino per portare alla scuola di Danta i bambini di tutto il Comelico. Così come da sempre ha ribadito il suo rifiuto alla fusione con altri Comuni. «Non possiamo permetterci di diventare una frazione di un’altra Amministrazione del Comelico, perché», sostiene, «vorrebbe dire obbligare i nostri cittadini a recarsi per ogni pratica amministrativa nel fondo valle, con un comprensibile disagio e soprattutto correndo il rischio di un ulteriore spopolamento a causa della mancanza dei servizi». Da qui la grande attenzione prima di tutto all’istruzione, «per mantenere appunto la Materna e le Elementari a Danta, con l’ottimizzazione dei servizi scolastici». Ottimizzazione che, appunto, ha portato Mattea a sostituire, nel suo mese di ferie, il vigile urbano che svolge anche il ruolo di autista.

SAN NICOLò, SEMPRE IANESE

A San Nicolò (400 abitanti) tutto fa propendere per la rielezione di Giancarlo Ianese, il decano dei politici del Comelico. Classe 1942, consigliere dal 1965, dal 1975 ad oggi sindaco, con una legislatura intermedia da vice. Ianese è famoso per aver puntato da sempre sulle centraline idroelettriche e sui bandi pubblici per rimpinguare le casse comunali e garantire quindi una serie di servizi che rendono il paese attrattivo. Ed anche per aver stanziato 1. 000 euro per ogni nato, che diventano poi 700 al secondo anno e 500 al terzo, con scuola materna gratuita. «Se mi ricandido», dice, «è solo per dare seguito ai lavori necessari a superare i danni della tempesta Vaia». Non si ripresenta invece la sua avversaria di cinque anni fa, Laura Piazza con la lista “Ladins par San Colò” .

REBUS A SAN PIETRO

Situazione più complessa a San Pietro (1.600 abitanti). La sindaca Elisabetta Casanova Borca, eletta nel 2014 con la lista “Uniti per San Pietro” , non scioglie la riserva: «Sto facendo alcune verifiche», dice. L’outsider è Luca De Zolt (classe 1975), figlio di Maurilio, non dimenticato campione mondiale di fondo, e titolare della “birreria del Grillo”. «Bisogna superare questa triste dicotomia fra destra e sinistra», dice, «e pensare solo al bene della gente. Il mio riferimento politico a livello nazionale è il partito del Valore umano, di cui è segretario nazionale Maurizio Sarlo». Si ventila poi l’ipotesi che un nuovo gruppo presenterà come candidato Manuel Casanova Consier di Costalta (classe 1979, libero professionista) già in consiglio all’epoca del sindaco Silvano Pontil Scala, di cui fu vice. —

Stefano Vietina

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