San Floriano, prima festa unitaria dopo la fusione

VAL DI ZOLDO. San Floriano: processione, messa e rinfresco per celebrare il patrono della vallata. Per l’appuntamento cC’era un buon numero i fedeli presenti a Pieve assieme ai rappresentanti di tutte le associazioni volontaristiche, e al sindaco Camillo De Pellegrin e agli assessori Elisa Daurù e Francesca Brustolon e al vice sindaco di Zoppè di Cadore Giulio Mattiuzzi.
«Questa», ha detto De Pellegrin, «è la prima festa di san Floriano come patrono di tutta la Val di Zoldo dopo la fusione dei due comuni. Ho subito accettato l’invito dell’arciprete don Moreno anche perché, al di là delle difficoltà della montagna, è per il Comune unico un segno di unità spirituale. In questi giorni mi è stato chiesto cosa ne sarà del Comune di Val di Zoldo fra trent’anni. Ho fatto presente che ci si deve tutti impegnare, con energia e determinazione, di andare avanti e realizzare varie iniziative in itinere. Oggi è bene ricordare quanto di buono ci viene offerto dalle associazioni volontaristiche, vera forza della nostra montagna».
La suggestiva processione ha quindi sfilato con le reliquie del santo accompagnate dalle associazioni con gli stendardi e dai fedeli. La messa celebrata dall’arciprete don Moreno Baldo è stata poi resa più solenne dalle note del coro interparrocchiale diretto dal maestro Mario Colussi e dall’organo suonato da Fabiano Costantin. All’omelia, don Moreno è partito dal Vangelo per tracciare un elogio dei volontari zoldani, «che rispondono, in maniera gratuita, a una chiamata che nasce nel profondo del cuore e permette loro di mettere la loro vita, gratuitamente, al servizio degli altri, sentendosi realizzati».
Mario Agostini
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