Sala mensa e terrazza nella scuola per l’infanzia

Presentato lo studio di fattibilità per la struttura di via Cappello pensata da amministrazione comunale e azienda speciale

AGORDO

Il piano terra per la scuola materna, che si arricchirà così di un’ampia sala per la mensa e per gli spettacoli; quello superiore con terrazza per l’asilo nido che potrà quasi raddoppiare la capienza. È la struttura che l’amministrazione comunale di Agordo e il consiglio d’amministrazione dell’Azienda speciale Agordo Servizi intendono fare in via Cappello, tra gli attuali edifici della scuola materna e dell'asilo nido.

Dopo lo stanziamento di 25 mila euro e il via libera che la Giunta aveva dato al cda dell'Azienda che gestisce asilo nido e farmacia affinché incaricasse dei professionisti per redigere il progetto, ora c'è lo studio di fattibilità con rendering: «Nei giorni scorsi», spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Giulio Favretti, «il cda ci ha consegnato lo studio di fattibilità dell'opera che abbiamo visionato e apprezzato, tanto che abbiamo detto alla presidente Tatiana Stalliviere di procedere con l'iter per arrivare al progetto definitivo. A nostro giudizio, infatti, il nuovo edificio si inserisce in modo armonico fra i due esistenti che ospitano i bambini frequentanti l'asilo nido e la scuola materna».

L’obiettivo della giunta Chissalè è quello di creare un unico polo scolastico per alunni da zero a sei anni, permettendo sia l’aumento della capienza che quello dell'offerta formativa: «In sostanza», dice Favretti, «il progetto, redatto da due giovani architetti agordini, Ermanno Forcellini e Marco Fontanive, prevede la realizzazione al piano terra di una grande sala da 300 metri quadrati che potrà ospitare fino a 240 posti a sedere. Qui ci sarà la possibilità di organizzare eventi di vario tipo per i bambini della scuola materna anche con la partecipazione dei genitori oltre che la mensa. Ci saranno poi una zona di servizio alla cucina, una dispensa e depositi vari».

«Al primo piano, «continua Favretti, «verranno invece create delle nuove aule caratterizzate da grandi vetrate e una terrazza per l'asilo nido. L'idea è quella di usare il vecchio asilo per i bambini più piccoli (un anno-un anno e mezzo), quello nuovo per quelli più grandicelli. Di certo la capienza potrà aumentare dagli attuali 35 posti a una sessantina».

Favretti elogia il cda dell’azienda (oltre alla presidente ci sono Anna Maria Armellini e Gherardo Zaltron) per la celerità nella presentazione dello studio di fattibilità e per la condivisione di idee e suggerimenti con le maestranze che lavorano nelle due scuole.

Ora si punta al definitivo e, poi, alla ricerca dei finanziamenti per realizzare l'opera. «Nel momento in cui avremo il progetto definitivo e il quadro economico», conclude il vicesindaco, «cercheremo i soldi. Un’opera di questo tipo potrà costare sui due milioni. Sembra che, dopo il Covid, ci sia attenzione da parte del governo centrale per questo tipo di iniziative. Ma batteremo anche altre piste». —



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