Sala gremita per ricordare Ilio De Biasio

Cencenighe. Gli Amici della montagna e il Comune hanno commemorato l’alpinista scomparso

CENCENIGHE. Oltre 300 persone per ricordare Ilio De Biasio. Sabato sera il Nof Filò di Cencenighe si è riempito di gente per la serata organizzata dal gruppo Amici della montagna con il patrocinio del Comune di Cencenighe, dedicata all’alpinista morto nell’aprile 2014 sul monte Pavione nelle Vette Feltrine.

Il saluto iniziale è stato portato dal presidente del gruppo, Adriano Fontanive, che ha ricordato il contributo di Ilio alla fondazione del sodalizio nel 1979. La parola è poi passata a Bepi Pellegrinon che ha tracciato la carriera alpinistica di De Biasio. «Ilio ha iniziato ad arrampicare nel 1974 - ha detto - e in 40 anni di alpinismo ad alto livello ha salito ben 438 cime, ripetendo le vie più importanti e difficili delle Dolomiti, legandosi in cordata con decine di alpinisti, aprendo decine di vie nuove, salendo prime invernali e financo solitarie, e dedicando una serrata attività esplorativa (con il fratello Ettore, ma anche con tanti cencenighesi) alle Pale di San Lucano».

«Posso annunciare - ha proseguito Pellegrinon - che la vicenda di questo alpinista, fra i maggiori delle nostre Dolomiti, rivivrà presto in un volume ove racconteremo le sue scalate, le sue emozioni, i tanti momenti della solidarietà alpina, perché, come Ilio ci ha insegnato, il rapporto con la montagna non deve essere fine a se stesso come scelta atletica e sportiva, ma invece contribuire ed essere posto al servizio della comunità alpina. Quindi nel futuro ci saranno ancora momenti di grato ricordo per Ilio De Biasio. Uno di questi sarà il documentario curato da Teddy Soppelsa».

Toccante il momento in cui è stato letto un testo della moglie di Ilio, Marinella, che non se l’è sentita di partecipare alla serata. Marinella ha messo in luce la sua sofferenza per una ferita che rimane continuamente aperta. La scena è stata dunque occupata dall’alpinista altoatesino di Merano, Toni Zuech, che ha proiettato una carrellata di immagini delle sue scalate con Ilio De Biasio a partire dal 2007.

In particolare sono state ricordate la ripetizione dello spigolo nord dell’Agnèr anche con Lucio Faccin nel gennaio 2007 e l’invernale della via Flora sulla seconda pala di san Lucano nel febbraio 2008 con Stefano Conedera. Zuech ha ricostruito la sua vita alpinistica con tante belle foto delle Dolomiti e non solo.

Alla fine della serata il sindaco di Cencenighe, William Faè, ha tenuto un breve intervento con il quale ha riconosciuto, a come di tutta la comunità, la generosità di Ilio De Biasio e della sua famiglia spesa nella vita associazionistica. Ha quindi consegnato a Zuech una targa ricordo. (g.san.)

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