Sagra Polpet, meno presenze ma comunque un successo

PONTE NELLE ALPI. Quella di quest’anno non è stata l’edizione dei record. Record che, forse, se lo sono aggiudicate le giornate di pioggia. Ma il bilancio della sagra di Polpet è comunque positivo.«L...
PONTE NELLE ALPI. Quella di quest’anno non è stata l’edizione dei record. Record che, forse, se lo sono aggiudicate le giornate di pioggia. Ma il bilancio della sagra di Polpet è comunque positivo.


«Le condizioni meteo non sono state molto dalla nostra parte. Ma siamo soddisfatti. E sotto diversi punti di vista», mette in evidenza Mauro Topinelli del Gruppo ’90, storico organizzatore della manifestazione, «abbiamo infatti superato in ogni caso le 20 mila presenze in dieci giorni. E, potendo contare su una struttura coperta, è stato garantito il 90% delle attività previste dal programma». Ma la soddisfazione degli organizzatori deriva anche da un altro aspetto: la sagra di Polpet è stata la prima, a livello provinciale, a seguire le ultime disposizioni previste dal decreto Minniti, grazie alla stretta collaborazione con la questura. Questo ha comportato, nel concreto, la perimetrazione di tutta l’area che ha ospitato l’evento e la presenza di stewart che, all’ingresso, hanno effettuato i controlli, impedendo l’accesso nell’area di bottiglie di vetro e di lattine contenenti superalcolici. «Quasi tutte le persone, tranne poche eccezioni, si sono dimostrate disponibili», commenta Topinelli, «ci ha fatto anche molto piacere riscontrare il fatto che la gente non sia rimasta sorpresa o allarmata da questa novità. Anzi, si è sentita più sicura. Per il prossimo anno stiamo pensando di allargare la zona perimetrata anche al luna park, che per questa edizione era rimasto fuori».


Per quanto riguarda le iniziative in programma durante le dieci giornate, il rammarico più grande del Gruppo ’90 sta nel aver dovuto annullare lo spettacolo pirotecnico, che avrebbe dovuto svolgersi per il gran finale. «Se avesse piovuto solo in serata saremmo riusciti a realizzarlo comunque», spiega Topinelli, «ma la pioggia, invece, è caduta per tutta la giornata. Il terreno era troppo bagnato per procedere. Un vero peccato, anche perché è una delle prime volte che abbiamo dovuto rinunciare ai fuochi d’artificio. Abbiamo però promesso che il budget risparmiato quest’anno sarà reinvestito il prossimo, con uno spettacolo decisamente all’altezza».


Il record delle presenze si è registrato il giorno del Santo Patrono, venerdì 8 settembre: più di 5 mila passaggi. «Per noi è stato memorabile», dice ancora, «e il concerto dei “Bandabardò”, che sono tornati alla sagra di Polpet dopo 20 anni, è stato un successo. La dimostrazione che invitare personaggi di spicco ripaga».


In tantissimi giovani – o meglio tantissime, visto il numeroso pubblico femminile – hanno invece preso parte alla serata con Mike Bird, alias “Cinemaboy”, direttamente dall’ultima edizione di “Amici”.


«Teniamo a ringraziare tutti i volontari, 120 persone che si sono tirate su le maniche e hanno portato avanti un grande lavoro», mette in risalto Topinelli, «senza di loro sarebbe impossibile ottenere i risultati che, ogni anno, arrivano puntuali (insieme ai complimenti, fatti anche da altre associazioni del Veneto,
ndr
). Abbiamo contato sull’aiuto di tanti giovani e questo è un segnale positivo».
(m.r.)


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