Rugby Feltre, settant’anni vissuti come in una grande famiglia

Cerimonia ieri in municipio per celebrare la società granata che oggi comincia il campionato. Ospite d’onore, anche se solo on-line, il maestro Gabriele Gabrielli insignito di un encomio

Roberto Curto

Settant’anni di Rugby Feltre, una grande famiglia perfettamente rappresentato da Gabriele Gabrielli insignito dal Comune di Feltre di un encomio come “uomo e sportivo esemplare, un maestro”. Una giornata davvero speciale per la società della palla ovale nata nel 1952 e che oggi torna a battagliare sportivamente sui campi della serie B dopo la meritata promozione conquistata lo scorso campionato.

E la società ha voluto celebrare tecnici e giocatori di oggi insieme a coloro i quali hanno costituito le fondamenta di un gruppo che nello scorrere degli anni si è rinnovato mantenendo immutato lo spirito. A testimoniare il traguardo raggiunto, sia sportivo che storico, tante autorità, una su tutte il presidente della Federazione italiana rugby Marzio Innocenti.

Un presidente fortunato

L’attuale massimo dirigente Paolo Aspodello si è definito così, anzi «particolarmente fortunato perché a suo tempo ho avuto la possibilità di inaugurare l’impianto del Boscheraie oggi festeggio insieme a voi i 70 anni di attività e la promozione in serie B. Una promozione non cercata, ma venuta partita dopo partita. E ora che ci siamo vogliamo restarci a lungo perché il Rugby Feltre è sempre stata una società solida, ma non sempre corroborata da risultati sportivi all’altezza. La serie B è la nostra dimensione. Sarà un campionato duro, ma siamo molto fiduciosi. Il Rugby Feltre non si è mai lasciato andare a proclami, ma ha sempre lavorato tanto, dentro e fuori del campo. E dietro così tanto lavoro c’è il perché del risultato raggiunto».

L’encomio al maestro

Gabriele Gabrielli è sinonimo di Rugby Feltre e ieri l’ospite d’onore era lui, insignito di un encomio dal Comune di Feltre, che è stato ritirato dal figlio Nicola, in quanto il maestro era bloccato a casa a Rasai da malanni di stagione. Ma ciò non gli ha impedito di seguire lo svolgimento della cerimonia grazie a un collegamento video tra la sala degli stemmi e la sua abitazione. Un suo racconto, che ha ricostruito le tappe fondamentali dei 70 anni di storia della società è stato letto dal dirigente Giovanni Pelosio.

I numeri

Li ha snocciolati il direttore tecnico Alessandro Gerardi, che ha fatto comprendere quanto l’attività del Rugby Feltre sia sviluppata in tutto il feltrino abbracciando anche i Comuni vicini: duecento atleti, 32tecnici, due preparatori atletici, due fisioterapisti, quattro campi all’aperto, una palestra dedicata e altre due utilizzate durante la stagione agonistica. «Portare il rugby nelle scuole è il problema endemico, ma da quest’anno abbiamo stretto una collaborazione con la scuola media di Fonzaso che ha inserito il rugby nel proprio programma».

40 anni fa ... il botticino

Oggi come allora la squadra sarà in campo in terra bresciana. È la seconda volta che accade. La prima fu in occasione di un drammatico spareggio salvezza. Le due squadre erano in serie C e chi perdeva sarebbe sceso in D. Con il tempo ormai agli sgoccioli l’allora coach Ezio Piolo ordino uno schema a Ezio Lise: Conquista la touche e passa la palla a Luca (Piolo, figlio di Ezio ndr). Così andò e Luca si inventò una serpentina ubriacante conclusa con la meta della salvezza. Come ciliegina arrovò anche un drop.

Il presidente Fir

Marzio Innocenzi ha fatto un tour de force per non mancare alla cerimonia di Feltre: «Non mi volevo perdere questo momento», ha detto il presidente della Federazione italiana rugby, «perché Feltre è un posto nel quale lavoravano bene anche quando ero presidente del comitato regionale. L’obiettivo delle società di rugby e realizzare una solida struttura societaria, formare atleti e costruire persone e il Rugby Feltre è un’eccellenza in tutti questi ambiti». Dopo Innocenti è stata la volta del presidente del comitato regionale Sandro Trevisan che ha sottolineato il fatto che «sono 70 anni di vita sociale e di vita civile. Il Rugby Feltre ha sempre dimostrato grandi valori».

Le autorità

Tante e orgogliose di rendere onore alla società granata. Dal sindaco Fusaro all’assessore Zatta, dal presidente della Provincia Padrin al consigliere regionale Puppato, dal senatore De Carlo fino al patront di Manifattura Valcismon Giordano Cremonese, un tempo rugbista poi sostenitore e sponsor con l’azienda di famiglia.roberto curto

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