Rossi: «Le risorse del 2013 per sentieri e bivacchi»

FELTRE. Quasi trecentomila euro investiti sui due gioielli di famiglia, i rifugi Boz e Dal Piaz, e un futuro nel quale ci saranno più risorse per le attività così da alleggerire i costi a carico dei soci. La sezione del Club alpino italiano di Feltre si è ritrovata sabato al seminario vescovile per l'assemblea annuale durante la quale il presidente uscente Carlo Rossi ha potuto presentare la propria relazione dopo sei anni al timone della sezione che con i suoi 2.490 tesserati è la decima in Italia e la prima tra quelle non capoluogo di provincia. Numeri e attività che giustificano la soddisfazione per avere festeggiato al meglio i novant'anni di vita della sezione con l'obiettivo per il 2013 di un importante ruolo in vista delle celebrazioni per i cento anni della prima guerra mondiale.
Gli interventi. «Sul Massicco del Grappa», ha spiegato Rossi, «gestiamo 65,5 chilometri di sentieri. Quest'anno realizzeremo la nuova tabellonistica con l'installazione di 7 bacheche, 62 tabelle e 25 pali. Gli 8.600 euro necessari sono già disponibili. L'altro intervento di rilievo riguarderà i bivacchi Feltre e Bodo sul Monte Cominega. Specie il Feltre ha bisogno di lavori importanti. Il tempo si fa sentire. Va rifatta la copertura, garantito l'isolamento e tinteggiate le pareti. Sarà l'occasione per dare una rinfrescata anche al vicino bivacco Walter Bodo».
Cai chiama, Parco non risponde. Rossi ha dedicato un passaggio della relazione ai rapporti, ai minimi storici, con i vertici del Parco Dolomiti Bellunesi, che dovrebbe invece essere l'interlocutore principe degli amanti feltrini della montagna: «La situazione attuale, legata ai problemi (giudiziari ndr) della direzione hanno di fatto quasi azzerato i rapporti tra noi e il Parco», ha aggiunto il presidente uscente, «e i tradizionali incontri mensili non si svolgono più ormai da un anno e mezzo».
Più risorse alle attività. Dopo avere destinato gran parte delle risorse economiche, grazie anche a importanti finanziamenti, all'ammodernamento dei rifugi Boz e Dal Piaz, Rossi pensa che sia venuto il momento di stornare qualcosa in più alle attività per i soci: «La crisi si sente, ma i nostri sono soci motivati e la tenuta delle iscrizioni dimostra che lavoriamo bene. Credo che d'ora in avanti si possa cercare di alleviare i costi di partecipazione alle escursioni e alle altre attività».
Forze fresche. Anche in un'associazione che conta quasi 2.500 tesserati non è semplice attuare quel ricambio generazionale necessario per tenere alto lo standard dei servizi resi dal Cai alla montagna feltrina: «Invito tutti i soci», ha detto Rossi, «a frequentare più assiduamente la sede e a mettersi a disposizione per rafforzare la squadra di chi si dedica alla manutenzione dei sentieri. La rete è vasta e prendersi cura di una sentiero, o almeno di una sua parte, è la maniera più semplice per dare il proprio contributo alla sezione».
Palestra di roccia. Ragli o non tagli, sulla palestra di roccia da realizzare nell'area adiacente al palaghiaccio Drio le rive, il Cai non molla di un millimetro. Il progetto c'è e pure le competenze per garantire la gestione. «Il problema sono i soldi per finanziare l'opera, ma non ci perdiamo d'animo. La legge di stabilità offre quest'anno un milione di euro per i comuni di montagna e sei dal 2014 in avanti. Il Comune di Feltre ha già inoltrato la domanda per accedere ai fondi. Non ci resta che incrociare le dita».©RIPRODUZIONE RISERVATA
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