Rocca Pietore approva la tassa di soggiorno

Nel regolamento tariffe differenziate ed esenzioni, ora si pensa a come utilizzare gli introiti

ROCCA PIETORE. «Se gli operatori turistici saranno compatti e determinati a rafforzare il consorzio noi siamo pronti ad ascoltarli, altrimenti decideremo in completa autonomia come destinare l'introito della tassa di soggiorno». Dopo l’approvazione, durante il consiglio comunale di martedì sera, della delibera che applica a Rocca Pietore la tassa di soggiorno e il relativo regolamento, stasera in paese si discuterà già sulla destinazione del futuro introito.

«La tassa di soggiorno» spiega il sindaco, «è un ritorno al passato perché c'era già negli anni '90. Sappiamo che viene imposta una nuova tassa che tuttavia non grava sulla nostra gente e in misura minima sui turisti».

Il modello del regolamento approvato martedì sera è simile a quello di altri paesi vicini come Livinallongo, Falcade, Selva di Cadore, Alleghe e Zoldo Alto. Alcuni hanno già applicato la tassa da un po' di tempo, altri lo faranno a breve. «Le tariffe» spiega Andrea De Bernardin, «sono di 1.50 euro al giorno per gli hotel quattro stelle, 1 euro per i tre stelle, 50 centesimi per le strutture extra-alberghiere e per i due stelle, 20 centesimi per i campeggi. Non mi paiono cifre eccessive. Se un turista si fa una settimana in un tre stelle spende sette euro su un costo totale di 1500-2000 euro. Non sono numeri tali da far pensare che ciò possa incidere sul calo delle presenze». Nel regolamento approvato (al momento del voto, su proposta dell'opposizione, sono usciti dall'aula due consiglieri della maggioranza e due della minoranza in quanto operatori turistici) ci sono altri particolari. Il pagamento della tassa vale per i primi quindici giorni, chi si ferma di più non paga oltre e ciò vale per ogni tipo di struttura. Sono esenti dal pagamento i capigruppo, gli autisti e i turisti fino al compimento del tredicesimo anno di età.

Il Comune, sulla base dei dati in possesso, ha già iniziato a fare dei calcoli sui possibili introiti. «Le presenze turistiche a Rocca» dice il sindaco, «fatto salvo il 2014 senza seggiovia, si aggirano sulle 200 mila all'anno. L'introito potrebbe essere sui 100 mila euro l'anno. Come usarli? Beh, domani sera (stasera, ndr) abbiamo un incontro con gli operatori economici. Ebbene, noi abbiamo già sottolineato che se loro hanno intenzione di rafforzare la struttura del consorzio Marmolada o di fare una nuova struttura con un altro nome, ma che sia rappresentativa di un buon numero di operatori, siamo pronti a discutere del tema con loro, anche per sostenere l'apertura dell'ufficio turistico. Se si presentano divisi, decidiamo in autonomia».

Gianni Santomaso

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi