Rissa in un locale, daspo urbano per sei persone a Pieve d’Alpago

Stesso provvedimento a Sedico per un 51enne che ha aggredito un collega durante la cena per futili motivi

Alessandro Michielli
Una volante della polizia
Una volante della polizia

Rissa in un locale a Pieve d’Alpago.

La Questura di Belluno, in particolare la divisione Anticrimine, prosegue senza sosta l’azione di prevenzione e contrasto alla violenza nei luoghi di aggregazione, nell’ottica di garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ordine pubblico.

Nei giorni scorsi il questore di Belluno ha adottato due provvedimenti di divieto di accesso ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento, comunemente noti come “daspo urbano”, a carico di 6 soggetti autori di gravi episodi di violenza.

In data 28 luglio 2025 i carabinieri della Compagnia di Belluno vengono allertati per una segnalazione di rissa in corso presso l’esercizio pubblico “Bar Centrale” sito in Pieve d’Alpago (BL).

Il personale dell’Arma, coadiuvato da due volanti della Questura di Belluno, è intervenuto immediatamente sul posto per sedare la rissa e riportare la calma tra i presenti. A seguito di approfonditi accertamenti, sono stati identificati sei soggetti attivamente coinvolti nella rissa, alcuni di nazionalità albanese, rumena e macedone ed altri di Belluno e provincia, di età compresa tra i 19 e i 22 anni, quasi tutti con precedenti penali e di polizia.

Uomo aggredito a Sedico

Il secondo provvedimento riguarda un italiano di 51 anni che in data 6 agosto 2025, all’interno dell’esercizio pubblico ad insegna “Da Gigino” sito in Sedico (BL), a causa di futili motivi ha aggredito un collega con cui stava cenando, colpendolo con una bottiglia e minacciandolo con un coltello, mettendo così in pericolo l’incolumità delle persone presenti. Il tempestivo intervento di due volanti della Questura di Belluno ha permesso di placare gli animi e mettere in sicurezza gli altri avventori.

In relazione alla gravità dei fatti occorsi e per prevenire il verificarsi di ulteriori disordini, il Questore di Belluno ha adottato in entrambi i casi la misura di prevenzione personale del divieto di accesso e di stazionamento nelle immediate vicinanze (D.A.C.Ur.) agli esercizi pubblici oggetto degli eventi e a quelli limitrofi, ai sensi dell’art. 13-bis del D.L. 14/2017. Tale provvedimento, di durata variabile in relazione alle singole posizioni, riveste un ruolo fondamentale nella strategia di prevenzione in quanto fortemente dissuasivo verso chi intende reiterare condotte violente e finalizzato a tutelare la sicurezza collettiva nei luoghi di aggregazione pubblica.

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