Rissa fra 34 ultras il laziale Diabolik non era presente ma c’è un 17enne
AURONZO. «Diabolik» non c’era ad Auronzo. L’allora capo degli Irriducibili della Lazio, Fabrizio Piscitelli non ha partecipato ai disordini del 28 luglio 2018 con gli ultras della Spal. Ma agli otto laziali già imputati per rissa e danneggiamento aggravati, si aggiunge il minorenne N.G. Un ragazzo di 17 anni, arrivato dalla capitale, per il quale procede la Procura competente. Mentre non ci sono novità sui ferraresi coinvolti, che erano e rimangono 25, difesi dagli avvocati Adami di Udine e Ferrari di Ferrara.
Il pm Marco Faion ha mandato a processo gli spallini Alessandro Antinori, Lorenzo Barioni, Gabriele Benetti, Lorenzo Carracoi, Riccardo Cocchi, Gianluca Coltra, Alex Fantuzzi, Simone Graziani, Davide Malaguti, Giacomo Malfaccini, Matteo Paganini, Gennaro Panzetta, Igor Pollini, Roberto Ravaglia, Simone Rosatti, Christian Russo, Fulvio Giovanardi, Thomas Olasi, Luca Bombardi, Filippo Bini, Nicolò Sansoni, Davide Benatti, Gianluca Vivenzio, Luca Borsetti e Gian Luca Ghirardini; i laziali Leopoldo Cobianchi, Andrea Ciotti, Lorenzo D’Ercole, Marco Altomare, Paolo Maria Ardovino, Piervito Albanese, Alessio Abbruzzese e Davide Di Marcotullio.
Piscitelli, che 7 agosto dell’anno scorso è stato ucciso su una panchina del parco romano degli Acquedotti, sarebbe stato comunque perquisito dalla polizia. I due gruppi si erano dati appuntamento, prima dell’amichevole, di fronte al bar Hostaria. I romani sono arrivati in anticipo, a seguire gli emiliani, su due furgoni, alla cui guida c’erano Borsetti e Vivenzio. Armate di bastoni, cinghie e catene, le due fazioni se le sono date, davanti alla videocamera di un telefonino, durante ripetute cariche, con lancio di bottiglie, catene e fumogeni, oltre a portacenere, tavolini, sedie e fioriere del bar. I danni al locale sono stati quantificati in 4 mila euro, oltre a quelli provocati su una moto per altri 500. Il proprietario potrà costituirsi parte civile per il risarcimento.
Vivenzio si vede contestare anche la detenzione abusiva di armi, perché a casa gli sono stati trovati due tirapugni in acciaio, dei quali uno con lame estraibili.—
Gigi Sosso
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