Riqualificazione di Busche, per ora c'è solo la torre
L'opposizione pressa il sindaco sulla riqualificazione e sulla rotatoria

A destra l’impianto dell’Ascon qui sotto la «riqualificazione»
CESIOMAGGIORE.
Una riqualificazione ambientale a metà che lascia perplesso il gruppo Cesiobiettivi. L'area ex Merotto torna ad essere oggetto di interrogazione consiliare, unitamente alla rotatoria di san Gabriele, invisa ai più, ma di cui esiste un'ipotesi progettuale. Per quanto riguarda la riqualificazione ambientale dell'area ex Merotto, il gruppo di opposizione Cesiobiettivi incalza il sindaco De Bastiani con una serie di quesiti: se siano state rispettate le prescrizioni del genio civile; se si ritenga ultimata la riqualificazione, secondo le prescrizioni imposte dal comune e dalla commissione tecnica regionale; se il materiale da riporto per il rilevato in terra lungo il margine del Piave sia stato verificato; se sia stata acquisita la consulenza di un naturalista per la scelta delle specie arboree da piantumare. Infine, la domanda cruciale: «Il sindaco ritiene l'opera dell'Ascon migliorativa rispetto allo stato precedente? Questa è consona ai vincoli della zona?». Torna attuale, inoltre, anche la rotatoria di riva san Gabriele dopo che i cittadini che non ne condividono l'ipotesi di costruzione hanno consegnato in comune una petizione. E' l'occasione buona, per il gruppo minoritario Cesiobiettivi, di richiedere copia degli atti e delle ipotesi progettuali dell'opera in questione, tramite la seconda interrogazione. Di rotatoria in intersezione fra località san Gabriele e la statale, si era cominciato a parlare un anno fa per risolvere il nodo critico dell'innesto con riva san Gabriele a Busche e il problema dell'alta velocità con cui gli automobilisti tendevano ad immettersi sul tratto rettificato. Il comune aveva ipotizzato una rotonda con diametro di trenta metri con un progetto di massima, elaborato dall'architetto Gianrenato Piolo e dall'ingegnere Gianni De Nardin. Il progetto di massima era stato presentato all'incontro pubblico, organizzato in collaborazione con il comitato frazionale, alla presenza dell'assessore provinciale alla viabilità Ivano Faoro e dell'ingegnere Sandro D'Agostini dirigente di Veneto Strade. Già allora, si parla di aprile 2010, si erano rappresentate due difficoltà che avrebbero potuto determinare la morte sul nascere del progetto: il primo era il parere dell'Anas che avrebbe potuto non dimostrare interesse per un'opera impattante a livello finanziario. Il secondo poteva essere il mancato accordo con i privati le cui rispettive proprietà sono interessate dal potenziale tracciato della rotatoria. Ma il gruppo Cesiobiettivi vuole andare a fondo e chiede di acquisire informazioni in merito e la copia del progetto, ancorché abbozzato e lontano dall'essere definitivo. E chiede infine copia di eventuali nuovio progetto della superstrada che dovrebbe attraversare l'abitato di Busche.
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