Ripristinata la lapide intitolata a De Col

Il cippo che ricorda il partigiano caduto nell’aprile del 1945 era stato tolto per permettere i lavori della tangenziale

AGORDO

La lapide del partigiano Ottorino De Col è tornata al suo posto. L’Amministrazione di Agordo, guidata dal sindaco Roberto Chissalè, ha dato seguito a un’idea che coltivava da mesi con l’obiettivo di rinnovare la memoria di quanti, durante la guerra di liberazione, tra il 1943 e il 1945, hanno sacrificato la loro vita per la libertà dell’Italia. Dopo la seconda guerra mondiale, Agordo aveva ricordato con la posa di due cippi Pacifico Soccol (a Parech nei pressi di Villa Probati) e Ottorino De Col (a Pragrande lungo la regionale 203). La vicenda di quest’ultimo (nato nel 1920 a La Valle, diplomato al Follador ed entrato nella brigata partigiana “fratelli Fenti” negli ultimi giorni prima della Liberazione) è stata ricordata insieme ad altre nel volume di Aldo Sirena, “La memoria delle pietre. Lapidi e monumenti della Resistenza in provincia di Belluno”, che riporta il racconto di Domenico Mosca, comandante del battaglione “Agordo” nel quale De Col militava.

«Mentre già erano cominciati i duri combattimenti per la liberazione contro imponenti forze tedesche che si stavano ritirando lungo la valle agordina ed il grosso delle forze partigiane era impegnato nella zona dei Castei – ricordava Mosca il 12 settembre 1986 – una formazione tedesca (probabilmente il presidio che stava rifluendo da Titele nella valle del Mis), della forza di una compagnia, arrivò dalla strada di Rivamonte e, accortasi del posto di blocco partigiano sulla sponda opposta del Cordevole, aprì il fuoco. De Col venne subito colpito a morte. Era il 30 aprile 1945, lo stesso giorno in cui Agordo veniva liberata».

Il cippo in ricordo di De Col era stato voluto dalle associazioni partigiane, dal Comune e dall’Istituto tecnico industriale minerario “Umberto Follador” di cui Ottorino De Col era alunno.

L’Istituto si era reso anche promotore di una sottoscrizione per la posa di una lapide marmorea nel cimitero di La Valle e per una borsa di studio a lui intitolata. Il nome di Ottorino De Col è riportato anche sul monumento ai Caduti di La Valle.

«Con i lavori della tangenziale e la realizzazione della rotonda a Pragrande-Ponte Alto», spiega l’assessore comunale alla cultura, Cristina Bien, «il cippo in memoria di De Col era stato tolto e conservato nei magazzini comunali. Dal momento che il cantiere è stato terminato avevamo in animo di ripristinare dignitosamente la lapide, cosa che è stata fatta, e di sottolineare l’evento con una cerimonia pubblica che, tuttavia, non sappiamo come e quando si farà. Una cerimonia che salta», sottolinea Bien, «non cancella però la storia, che noi vogliamo perpetuare anche nei giovani, di quanti, col loro sacrificio, ci hanno donato una libertà di cui dovremmo avere consapevolezza tanto più in tempi come questi segnati dal ritorno, in tutto il mondo, di pericolosi estremismi». —

Gianni Santomaso

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