Ripristinata la ferrata Rino Costacurta

ALPAGO. Il Presidente della Sezione Cai dell’Alpago Rosario Fagherazzi non nasconde la sua soddisfazione e ringrazia per l’interessamento e la fattiva collaborazione dimostrati dalla Cm dell’Alpago,...
- La ferrata Rino Costacurta
- La ferrata Rino Costacurta

ALPAGO. Il Presidente della Sezione Cai dell’Alpago Rosario Fagherazzi non nasconde la sua soddisfazione e ringrazia per l’interessamento e la fattiva collaborazione dimostrati dalla Cm dell’Alpago, dalle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, nonché dal Direttivo del Cai Veneto, nel risolvere il non facile problema. Ripristinare infatti la Ferrata “Rino Costacurta” sul Monte Teverone, chiusa giusto un anno fa per problemi di sicurezza, non era tra i più semplici ed averlo fatto all’inizio di una non facile stagione turistica è già un buon auspicio per l’intero comprensorio. La ferrata, che è parte integrante dell’Altavia n. 7, doveva venir messa in sicurezza secondo la nuova normativa con la posa di cordino di 12 mm e c’era stato, oltre che il problema finanziario (spesa intorno ai 12.000 euro), pure quello della gestione del percorso attrezzato, essendo due le Regioni coinvolte ed addirittura tre i Comuni (Chies e Pieve in Alpago e Claut in Carnia). Pochi giorni fa tutto si è finalmente risolto e la via, realizzata nel 1979 dalla Sezione Cai di Vittorio Veneto, che si sviluppa quasi interamente nel Comune di Claut, ma è raggiungibile unicamente dai Comuni di Chies e Pieve d’Alpago, permette di nuovo il collegamento tra il versante sud-est e quello nord-ovest del Monte Teverone e consente all’escursionista che percorre l’Alta Via n. 7 di non scendere a valle perdendo una giornata per riportarsi in quota. (w.m.)

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