Ripresi i lavori idraulici sul Boite Alveo abbassato e sponde più alte

CORTINA
Ripresi i lavori sul torrente Boite, a Cortina. Dopo una pausa determinata da condizioni meteo particolarmente sfavorevoli, con forti piogge nel tardo autunno e successive abbondantissime nevicate, da ieri ci si è rimessi in moto a pieno regime per portare avanti i lavori previsti dal progetto di adeguamento delle opere idrauliche lungo il corso d’acqua nel tratto compreso tra l’abitato di Sopiazes e la Polveriera: opere relative a un primo stralcio esecutivo che si estende dalla prima briglia a valle del ponte Corona, sulla strada regionale 48 del Falzarego, fino alla zona appena a monte del ponte stesso.
IMPEGNO DA TRE MILIONI
«Si tratta di un intervento che abbiamo finanziato lo scorso anno, per un importo complessivo di tre milioni», spiega l’assessore regionale al Dissesto idrogeologico, Gianpaolo Bottacin, «e che viene seguito dalla nostra struttura regionale del Genio Civile di Belluno». Le opere in corso di realizzazione consistono nell’abbassamento del fondo dell’alveo e nel rifacimento ed innalzamento dei muri di entrambe le sponde, con l’obiettivo di contenere la piena centenaria con un adeguato franco di sicurezza, sulla base di una specifica modellazione idraulica. «I muri saranno realizzati mediante la posa di pannelli prefabbricati con finitura a lastre di pietra a corsi regolari», dettaglia l’assessore, «abbiamo inoltre previsto la sostituzione della prima briglia a valle del ponte Corona con uno scivolo realizzato mediante la posa di massi da scogliera con funzioni di rallentamento della velocità delle acque. Lo scivolo sarà dotato di un avvallamento al piede che, oltre a fungere da elemento di dissipazione dell’energia, garantirà alla fauna ittica un’area di calma al piede della rampa di risalita». Per il rifacimento dei muri spondali si è reso necessario realizzare un’opera di sostegno dei fronti di scavo con una paratia di micropali, alcuni dei quali inclinati con funzione di ancoraggio. «L’obiettivo ora è portare a termine innanzitutto questo primo stralcio di valle, il più delicato», conclude Bottacin, «nell’ambito di una progettazione complessiva che consentirà nel tempo di mettere in sicurezza l’intero tratto del torrente Boite, attraversando zone fortemente antropizzate e ricche di servizi, le cui difese spondali, soprattutto a causa della tempesta Vaia, ma anche degli eventi atmosferici successivi, avevano subito danni piuttosto ingenti».
fine lavori in autunno
Condizioni climatiche e imprevisti permettendo, l’intervento è previsto venga ultimato entro l’autunno. «È un intervento molto importante», sottolinea il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, «di grande utilità per una migliore sicurezza idraulica del Boite, con l’abbassamento dell’alveo in alcuni punti. L’opera rientra nel più grande progetto di manutenzione, varato con grande sensibilità dalla Regione Veneto dopo la tempesta Vaia dell’autunno 2018. L’intervento va ad aggiungersi ai numerosi cantieri, aperti da tempo in Alverà e in altre zone di Cortina». —
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