Riapre Casa Vallorch il rifugio torna a vivere dopo il rogo di due anni fa
. Riapre domani, in occasione delle festività natalizie, il rifugio escursionistico Casa Vallorch in Pian Cansiglio. Sono stati infatti completati i lavori di ristrutturazione del fabbricato da parte di Veneto Agricoltura.
L’associazione “Lupi, gufi e civette”, che ha in gestione l’ambiente, è quindi di nuovo pronta all’accoglienza: bar, pranzo, cena ed anche pernottamento.
Il rifugio era stato incendiato: le fiamme si erano sviluppate a partire, verso le 19.15 di domenica 1 ottobre 2017, da una catasta di legno situata in un deposito sul lato nord dell’edificio e si erano poi propagate fino al tetto.
Al momento del rogo la casa era chiusa e l’allarme era stato dato dai turisti presenti in zona per ammirare l’accoppiamento dei cervi.
I principali danni subiti dal fabbricato avevano riguardato in particolare il tetto che i pompieri avevano dovuto “aprire” per poter spegnere l’incendio, che si era propagato nell’area sottostante.
Sull’altopiano, dunque, apre di nuovo i battenti l’unico ambiente – al momento – di possibile pernottamento in foresta. Dall’anno scorso, infatti, è chiuso il rifugio Sant’Osvaldo, che appartiene sempre a Veneto Agricoltura.
Alcuni posti letto vengono messi a disposizione da agriturismi dell’altopiano, ma si contano sulle dita di poche mani. Non resta, quindi, che attendere la ristrutturazione dell’ex hotel San Marco.
Casa Vallorch, sita presso l’antico villaggio dei cimbri, è attrezzata con una sala polifunzionale, aula, laboratori, una zona di accoglienza e ristorazione con 50 posti a sedere. Dispone di 26 posti letto in camere da due a otto posti ciascuna.
«Rappresenta il luogo ideale per ospitare famiglie, gruppi per scopi di studio e di svago. Siamo attrezzati per una ospitalità sobria, sportiva e di cura del benessere di chi soggiorna», fanno sapere i dirigenti dell’associazione “Lupi, gufi e civette”.
«La scelta dei menù rispecchia la nostra etica alimentare», spiegano gli stessi riguardo alla cucina. «Cibi semplici, sapori puliti, tradizioni gustose date da alimenti coltivati consciamente, alimenti selezionati con cura, alimenti preparati e serviti con amore e rispetto per la bellezza del luogo. Prodotti locali e di nicchia. Torchiato di Fregona, Agnello d’Alpago (presidio Slow Food), erbe selvatiche».
La Casa è anche punto informazioni per il territorio. I soggiorni sono tematici e vengono affiancati da professionisti ambientali, il tutto per promuovere la consapevolezza del naturale e far conoscere a fondo il patrimonio rappresentato dalla foresta del Cansiglio sia dal punto di vista turistico che didattico. —
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